2009-07-17 15:56:31

Appello dei vescovi per i congolesi respinti dai territori angolani


I vescovi dell’assemblea episcopale provinciale di Kananga riuniti in questi giorni a Kinshasa denunciano le condizioni degradanti dei congolesi respinti in Angola. A margine della 45.ma assemblea plenaria della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO) che si è svolta dal 6 al 10 luglio al Centro Interdiocesano, i presuli lanciano un grido d’allarme ed esprimono indignazione per quanto sta accadendo nelle diocesi di Luebo e Lwiza. Secondo quanto riferisce la Caritas diocesana migliaia di congolesi sono stati obbligati a lasciare i territori angolani e adesso, molti di loro, stabilitisi regolarmente in Angola da diversi anni, sono disorientati. Attualmente queste persone si trovano ammassate a Tshikapa, Kamako, Luilu, Lwiza, Wikong e Luambo. Di fronte a queste operazioni di respingimento i vescovi sottolineano come la loro missione profetica li obblighi “a denunciare qualunque comportamento che violi i diritti fondamentali della persona umana ed attenti alla dignità e ai diritti dei respinti attualmente ammassati, senza una assistenza adeguata, nei territori delle due nostre diocesi”. Quello dei vescovi è anche un appello pressante a tutti i cattolici, agli uomini e alle donne di buona volontà e alle organizzazioni umanitarie ad aiutare i congolesi che si trovano in Angola privi del minimo vitale. (T.C.)







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