2009-07-16 15:09:57

Perù: la Chiesa chiede al Parlamento più dialogo sulla libertà religiosa


Il parlamento affronti questioni urgenti per la società peruviana. E’ quanto affermato da mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo e presidente della Conferenza episcopale peruviana (Cep), in una dichiarazione sull’approvazione del disegno di legge sulla libertà religiosa in Perù riportata dall’agenzia Sir. “La Chiesa cattolica – ha proseguito - è la prima a difendere e a promuovere la libertà religiosa”. Ed in questo senso afferma che “è stata la Conferenza episcopale peruviana quella che ha proposto il principio della libertà religiosa raccolto poi nella Costituzione del 1979 e riconosciuto dall’attuale Costituzione”. Dalla Costituzione del 1979, ha sottolineato il presule, “si apprende che lo Stato peruviano è aconfessionale e stabilisce con la Chiesa cattolica una relazione di indipendenza e collaborazione, come raccolto successivamente dall’articolo 50 della nostra attuale Costituzione, lo stesso che stabilisce contemporaneamente che lo Stato rispetta altre confessioni e può stabilire forme di collaborazione con esse”. Secondo mons. Cabrejos, è importante tenere conto del bene sociale di una confessione di fede. “La Chiesa cattolica – ha ricordato - ha più di 2000 anni e nel Perù è indubbia la sua partecipazione alla formazione storica, culturale e morale della società attuale, ciò che la differenzia necessariamente nella sua relazione con lo Stato, rispetto alle relazioni che lo stesso possa stabilire con le altre Confessioni”. Inoltre, “le relazioni tra lo Stato peruviano e la Chiesa cattolica si regolano attraverso l’Accordo tra la Santa Sede e lo Stato Peruviano che ha carattere vincolante, trattandosi di un accordo di diritto internazionale”. Perciò, il presule si è detto dispiaciuto per il fatto “che nonostante l’aspetto collaborativo che deve prevalere nella relazione della Chiesa cattolica con lo Stato, su questo tema il Parlamento non abbia consultato ufficialmente la Conferenza episcopale peruviana”. È anche sorpreso “poiché nonostante nel Paese vi siano tanti problemi seri ed urgenti da risolvere, un gruppo di congressisti si affretti a ottenere l’approvazione di questa legge nella Commissione Costituzione”, considerando che “su 16 membri della Commissione soltanto 6 hanno votato”. L’auspicio di mons. Cabrejos è che questo tema “si affronti in un clima di dialogo, di rispetto delle persone e delle istituzioni e cercando innanzitutto il bene del Paese”. (E. B.)







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