2009-07-16 15:06:42

Pakistan: al via l’operazione rimpatrio per gli sfollati fuggiti dalle zone di guerra


Dopo il dramma del conflitto che ha sconvolto la provincia della frontiera di nord-ovest è cominciata in Pakistan “L’alba di un nuovo inizio”, l’operazione di rimpatrio degli sfollati fuggiti dai loro villaggi a causa di sanguinosi scontri tra forze governative e milizie composte da fondamentalisti islamici. Sono almeno 900 le persone che, scortate dalle truppe governative, si sono già dirette verso le loro case. A queste se ne aggiungeranno oltre 5000 nelle prossime ore. Il caldo asfissiante nei campi profughi e una più rassicurante cornice di sicurezza nelle zone, teatro nei mesi scorsi di continui combattimenti, hanno accompagnato la decisione e il desiderio di rientrare nei villaggi. Altri sfollati, invece, hanno affermato di non essere ancora pronti a tornare. Hanno il timore che possano scoppiare nuove violenze, soprattutto nel distretto di Swat. Chiedono rassicurazioni, in particolare, sulla fornitura di servizi di base al loro rientro. Sono anche preoccupati per le condizioni delle loro case. Molte abitazioni, infatti, sono state distrutte durante il conflitto. Gli sfollati più vulnerabili, tra cui le donne in gravidanza, hanno inoltre dichiarato di voler restare nei campi profughi dove viene garantita l’assistenza sanitaria. La situazione è ancora estremamente difficile e il rientro di tutti gli sfollati richiederà notevoli sforzi. Secondo le Nazioni Unite, sono oltre 2 milioni le persone fuggite a causa degli scontri. Combattimenti che continuano a sconvolgere soprattutto il distretto di Swat: almeno 13 talebani sono rimasti uccisi nelle ultime ore in seguito a nuovi scontri. L’operazione di rimpatrio prosegue comunque in osservanza dei principi di “volontarietà, sicurezza e dignità”, come stabilito in un documento firmato dalle autorità governative pachistane e dalle agenzie dell’Onu, tra cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur). Il governo si impegna a garantire un’adeguata cornice di sicurezza. L’Acnur continua a fornire assistenza finanziaria per il trasferimento degli sfollati e a distribuire aiuti alle famiglie. (A.L.)







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