2009-07-15 14:40:50

Il cardinale Rodè ha inaugurato i nuovi macchinari diagnostici dell'Ospedale Vannini di Roma, gestito dalle Figlie di San Camillo


Nel giorno della solennità di San Camillo De Lellis, il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il cardinale Franc Rodé, ha presieduto la solenne liturgia nella cappella dell’Ospedale “Vannini” di Roma. Prima della Messa, il porporato ha inaugurato nuove sezioni del nosocomio delle Figlie di San Camillo, diventato ormai un punto di riferimento all’avanguardia per l’assistenza sanitaria nazionale. Il servizio di Davide Dionisi:RealAudioMP3

“Camillo de Lellis è entrato così profondamente nel mistero insondabile dell’amore di Dio da impazzire d’amore, trovando così accenti sublimi nel servire Cristo nelle sue membra sofferenti”. Nel giorno della ricorrenza dell’"Apostolo di Bucchianico", il cardinale Franc Rodé, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ha ricordato così, ieri pomeriggio, il gigante della carità che, come Gesù, ascoltava i malati, gli incurabili, si avvicinava a loro, li accoglieva, era attento alle loro esigenze, tenero come una madre. Nella cappella dell’Ospedale romano “Vannini” di Roma dell’Istituto Figlie di San Camillo, il porporato ha sottolineato che sono tante le pagine della biografia di Camillo che ci raccontano del suo rapporto con i malati, della sua vicinanza anche a quelli affetti dallee malattie più raccapriccianti, quelli dai quali tutti gli altri fuggivano inorriditi. Perché, ha evidenziato il cardinale Rodè, San Camillo aveva sempre presente tutto il malato. Tutti i suoi bisogni. Questo è particolarmente urgente oggi. Ha continuato il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata. “Leggiamo nell’Enciclica appena pubblicata Caritas in veritate: ‘Lo sviluppo deve comprendere una crescita spirituale oltre che materiale, perché la persona umana è un’unità di anima e corpo, nata dall’amore creatore di Dio e destinata a vivere eternamente. Il vuoto in cui l’anima si sente abbandonata, pur in presenza di tante terapie per il corpo e per la psiche, produce sofferenza’”.

 
Prima della Messa, sono state inaugurate nuove e moderne apparecchiature di diagnostica per immagini delle quali è stato dotato il laboratorio di Radiologia del nosocomio, per non far mancare a chi vive nella capitale e agli ammalati che si rivolgono all’Istituto delle Figlie di San Camillo l'ausilio di mezzi diagnostici sempre più efficaci e precisi. “Quest’opera, che ammiriamo arricchita di strutture ed attrezzature di avanguardia, è il frutto di un disegno della Provvidenza, e rappresenta un segno vivo della presenza del Padre Camillo e dei Fondatori, i beati Padre Luigi Tezza e Madre Giuseppina Vannini”, ha sottolineato la superiora generale della Congregazione, Madre Laura Biondo, aggiungendo che “l'amore, e in particolare l'amore agli ammalati, è la lezione che da San Camillo ci viene, come sintesi della sua esperienza di uomo e di cristiano e come un raggio dell'amore di Dio”. La religiosa camilliana ha poi aggiunto che “per vocazione e missione accanto a coloro che soffrono ed a quanti si occupano di loro, noi ci  facciamo promotori ed artefici di uno stile realmente evangelico nel servire gli ammalati, sul modello di questo straordinario apostolo eroico della carità”.







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