Un ventennio di crescita per la Chiesa in Cambogia
“Vent’anni di evangelizzazione: 1989-2009”. È questo il titolo dell’indagine condotta
tra la piccola comunità cattolica della capitale cambogiana Phnom-Penh. I risultati
della ricerca, presentata durante le celebrazioni per la chiusura dell’Anno Paolino
hanno messo in evidenza che in un ventennio sono nate 38 nuove comunità ed è cresciuta
sensibilmente la formazione spirituale e missionaria dei fedeli. Anche per la Cambogia
il 1989 rappresenta una data molto importante. Coincide con la nuova vita per la comunità
cattolica, dopo i tempi bui della repressione sotto i khmer rossi. A maggio di 20
anni fa potè fare rientro nel Paese mons. Yves Ramousse, già vicario apostolico di
Phnom-Penh. Da allora a piccoli passi la comunità cattolica, composta oggi da circa
20 mila fedeli, ha potuto riacquistare nuovi spazi di libertà, con la riapertura del
seminario maggiore e nuove ordinazioni sacerdotali. Alle celebrazioni per la chiusura
dell’Anno dedicato a San Paolo ha partecipato anche il nunzio apostolico in Cambogia,
arcivescovo Salvatore Pennacchio. Il presule, parlando a oltre mille fedeli ha affermato
“San Paolo ricorda alla Chiesa la varietà dei carismi, che vanno messi tutti a servizio
della comunità”. L’Anno Paolino è stato un’occasione per lanciare molte iniziative
per divulgare la vita e la spiritualità dell’apostolo delle genti tra i fedeli cambogiani.
Il vicario apostolico della capitale, mons. Emile Destombes, ha diffuso una lettera
con aspetti fondamentali per la vita della comunità cristiana: essere uniti in umiltà,
avere uno spirito missionario nella carità e continuare nella formazione per accrescere
la conoscenza della Parola di Dio. (V.V.)