2009-07-13 15:18:28

La presenza di mons. Faley al Sinodo della Chiesa d'Inghilterra


“E’ stato un Sinodo dedicato quasi interamente a problemi interni di struttura e riorganizzazione della “Chiesa di Inghilterra” che ha considerato le sfide che la società moderna porta a chi vuole vivere il Vangelo”. Così mons. Andrew Faley, assistente segretario generale della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles per l’ecumenismo commenta per il “Sir” i lavori del Sinodo Generale della Chiesa di Inghilterra, l’organo di controllo della Chiesa anglicana inglese, che si sono aperti il 10 luglio e si concludono domani a York. Mons. Faley ha partecipato ai lavori di gruppo su “Life of Christ. Morals, Communion and the Church”, un documento pubblicato nel 1993 dalla Commissione per il dialogo anglicano-cattolico Arcic. Il documento affronta e riassume le posizioni che le due Chiese cristiane hanno di fronte a questioni di ordine etico: divorzio, contraccezione, aborto ed inizio della vita umana, omosessualità. “I lavori di gruppo sul documento “Life in Christ” – ha sottolineato il vescovo cattolico - hanno consentito uno spazio di riflessione privilegiato molto importante. Purtroppo i partecipanti al Sinodo si sono concentrati sulle divergenze tra le due chiese anziché sui punti in comune. Questo è successo perché manca una adeguata conoscenza teologica delle questioni più importanti”. “Ci vorrebbero – ha aggiunto mons. Faley - più momenti di studio e approfondimento a livello diocesano delle questioni dottrinali più importanti”. Il portavoce sull’ecumenismo della Conferenza Episcopale cattolica ha spiegato che “i rapporti tra cattolici e anglicani sono in ottima condizione considerate le difficoltà che la Chiesa anglicana sta attraversando sui problemi dell’ordinazione dei pastori gay e delle donne vescovo”. (R.P.)







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