La soddisfazione della Santa Sede per la liberazione di Eugenio Vagni
Con “particolare soddisfazione e sollievo” è stata appresa in Vaticano la notizia
della liberazione di Eugenio Vagni, l' operatore della Croce Rossa Internazionale,
liberato ieri sera dopo 178 giorni di prigionia nella giungla filippina nelle mani
dei ribelli islamici di Abu Sayyaf. Lo ha detto ai giornalisti il direttore della
sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che ha anche ricordato i due appelli
lanciati dal Papa, il 30 marzo e il 24 giugno scorsi
Intanto in un’intervista
ad una tv locale Vagni ha detto di essere stato trattato bene, sebbene minacciato
di decapitazione e incredibilmente scampato al colera. Visibilmente dimagrito l’operatore
umanitario ha già riabbracciato la moglie e la figlia. La Farnesina ha fatto sapere
che per la liberazione di Vagni non è stato pagato alcun riscatto, né c’è stato un
blitz. Il negoziatore del governo di Manila ha detto che l’ingegnere italiano è stato
rilasciato dopo che l’esecutivo filippino ha deciso di liberare le due mogli del leader
dei sequestratori di Abu Sayyaf. Commozione e felicità da parte delle famiglia dell’operatore
della croce rossa a Montevarchi, in provincia di Arezzo. Paolo Ondarza ha intervistato
il fratello, Francesco,Vagni .