"Essere comunità e fare missione": un libro ripercorre la vita della Comunità Missionaria
di Villaregia
Sono oltre 15 mila tra missionari e volontari, i membri nel mondo della Comunità
Missionaria di Villaregia, che recentemente ha presentato nella sala Marconi della
nostra emittente il libro “Essere comunità per fare missione”, Edizioni Paoline, pubblicato
in occasione del suo prossimo trentennale. Il libro ripercorre attraverso diverse
testimonianze, la storia della comunità dalla sua fondazione, avvenuta nel 1981, fino
ad oggi. Il servizio di Marina Tomarro:
Brasile,
Costa d’Avorio, Perù, Mozambico: sono alcuni dei Paesi dove i missionari della comunità
di Villaregia portano ormai da quasi trent’anni il loro aiuto. Una realtà molto grande
cui appartengono circa 15 mila persone tra missionari, volontari e amici della missione.
Ascoltiamo uno dei fondatori della comunità, Maria Luigia Corona:
R.
- Quando arriviamo in un altro Paese, la prima cosa che facciamo è toglierci i sandali,
come fece Mosè arrivando dinnanzi al roveto ardente. I poveri per noi diventano veramente
sacramento di una speciale presenza del Cristo. Certamente consegniamo quello che
abbiamo: consegniamo l’esperienza di fede che viviamo. Oltre che le attese di questi
fratelli, e sono tante, riceviamo anche la loro ricerca profonda dell’esistere, che
è l’incontro con Dio. Proviamo anche tanti bisogni materiali: dall’analfabetismo alle
strutture sanitarie assenti, alla donna senza nessun ruolo e senza nessun riconoscimento,
allo sfruttamento dei minori, dei bambini. Troviamo un oceano di bisogno, ma troviamo
comunque pur sempre dei cuori umani, fatti ad immagine di quell’unico Dio, che ci
chiama all’amore per essere veramente uomini.
E
la comunità vede la presenza anche di sposi missionari. Ascoltiamo la testimonianza
di Massimo e Cinzia, che hanno scelto di vivere ed operare per
otto anni nelle favelas di Belo Horizonte in Brasile.
R.
- Non so se è rimasto qualcosa dell’esperienza in noi, o forse noi siamo rimasti lì.
Chiaramente lì abbiamo fatto un’esperienza molto forte di lavoro con i bambini di
strada. Ci siamo sentiti di fare un’esperienza di maternità e di paternità allargata
e, quindi, due dei nostri figli sono nati lì e noi li abbiamo cresciuti in questo
contesto. Ora questi bambini, che loro hanno conosciuto da piccoli, sono compagni
di cammino, sono un aiuto anche poi nelle scelte di oggi, nelle scelte personali,
nelle scelte di sobrietà e di essenzialità, grazie all’esperienza fatta lì in Brasile,
in missione.
E dal 2002 la Comunità di Villaregia
è stata riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. Ascoltiamo il cardinale
Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, presente
all’evento.
R. - E’ un grande dono dello Spirito
Santo. Questa fioritura dei nuovi carismi nella Chiesa, da cui nascono le nuove comunità,
è esempio concreto di questa novità che lo spirito suscita nella Chiesa ed è proprio
questa comunità missionaria di Villaregia. Una comunità che vive con grande slancio
questa sua vocazione missionaria, e non una vocazione missionaria qualsiasi, ma proprio
una vocazione missionaria ad gentes, cioè a tutti coloro che ancora non conoscono
Cristo, a cui Cristo va annunciato oggi.