Anno Sacerdotale: iniziative delle Chiese italiane per un rinnovamento spirituale
Le Chiese locali di Asti, Isernia, Tursi - Lagonegro e Iglesias, hanno accolto come
occasione di rinnovamento spirituale l’invito di Papa Benedetto XVI di rimettere al
centro il sacerdote. In un viaggio in alcune Diocesi italiane, l’Avvenire ha descritto
i diversi modi di realizzazione della proposta del Papa in occasione dell’apertura
dell’Anno Sacerdotale. In uno scenario naturalistico delle Alpi nel Santuario mariano
di Oropa, la diocesi di Asti ha organizzato il 4 luglio scorso un raduno di 1600 fedeli
e di oltre 40 sacerdoti. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di ridisegnare l’attuale
suddivisione delle 120 parrocchie a fronte dei cinquanta sacerdoti disponibili. Il
vescovo della Diocesi astigiana, monsignor Francesco Ravinale, ha sottolineato, durante
la sua visita al Santuario, l’esigenza di una nuova stagione pastorale e di un maggiore
coinvolgimento dei laici. Anche la cattedrale gremita di Isernia-Venafro, in Molise,
ha celebrato l’inizio dell’Anno sacerdotale. Durante la Messa, il vescovo Salvatore
Visco ha citato l’esempio di don Lorenzo Milani come profeta del nostro tempo e, nella
sua omelia, ha cercato di scuotere le coscienze della comunità cristiana di fronte
ai modelli di vita senza ideali veri. Ha parlato di pericolosità di alcuni programmi
televisivi, che propinano la prospettiva di una felicità raggiungibile senza sforzi
e di “città addormentate”, che si risvegliano solo in occasione delle feste patronali.
Occasione di lucrare l’indulgenza e riscoprire le figure dei Santi presbiteri della
Diocesi sono invece le novità che monsignor Francesco Nolé, vescovo di Tursi-Lagonegro,
in Basilicata, ha presentato in una lettera ai sacerdoti e ai fedeli. Si pregherà
per la santificazione e la purezza dei sacerdoti in diversi appuntamenti: il 10 novembre
per Sant’Andrea Avellino, il 25 febbraio per il Beato Domenico Lentini, il 27 giugno
il 14 e il 29 agosto per le ordinazioni presbiterali. Nei giorni scorsi, in Sardegna,
nella Chiesa parrocchiale dedicata al Sacro Cuore di Gesù, il clero della città di
Iglesias, con il vescovo Giovanni Paolo Zedda, ha vissuto una giornata di preghiera
e riflessione sul ministero sacerdotale come “momento prezioso per contemplare le
meraviglie che Dio ha compiuto e continua a compiere”. Ricordando le parole di Papa
Benedetto XVI, monsignor Zedda ha ricordato infine come “la prima responsabilità dei
sacerdoti è entrare nella Verità del Sacramento dell’Ordine, essere prete in Cristo
ogni momento della giornata, più che fare il sacerdote”. (M.P.)