2009-07-07 16:29:09

Imposto il coprifuoco nella provincia cinese dello Xinjiang


In Cina, si registrano ancora violenti scontri a Urumqi, capitale della regione del Xinjiang, dove almeno 156 persone sono morte ieri in seguito a scontri tra la polizia e la minoranza musulmana degli Uiguri. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Dopo nuove manifestazioni da parte di centinaia di persone di etnia Han, il governo regionale dello Xinjiang ha rivolto un appello alla calma e imposto il coprifuoco notturno. Diversi manifestanti sono stati fermati oggi dalla polizia, che ha anche usato lacrimogeni per disperdere la folla. Secondo fonti di stampa, i dimostranti volevano vendicarsi delle violenze subite ieri dalla loro comunità ad opera degli Uiguri, etnia musulmana turcofona maggioritaria nello Xinjang ma minoritaria nel Paese. Ad innescare la protesta degli Uiguri è stato l’assassinio, il 26 giugno scorso, di due persone appartenenti al loro gruppo etnico, uccise in seguito a scontri con operai cinesi. Il governo di Pechino ha accusato la dissidente uigura in esilio, Rebiya Kadeer, di aver organizzato la manifestazione di domenica con l’obiettivo di separare dalla Cina la regione dello Xinjiang, ricca di petrolio e gas naturale. La dissidente ha smentito le accuse e affermato di “non aver chiesto a nessuno, in nessun momento, di dimostrare in piazza”.







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