2009-07-07 16:08:19

Colombia: l’episcopato disposto a collaborare alla liberazione dei sequestrati


Riguardo alla drammatica questione delle persone, colombiane e non, sequestrate dalla guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), il presidente della Conferenza episcopale mons. Mons. Rubén Salazar Gómez, ha ribadito ieri - in apertura della plenaria dei vescovi che si occuperà del tema della vita - che la Chiesa offrirà la totale disponibilità a collaborare per raggiungere la loro liberazione. “La nostra, ha precisato l’arcivescovo di Barranquilla, è una disponibilità totale a partecipare in tutto ciò che sia possibile e anche conveniente a questo scopo umanitario”. Ricordando che la Chiesa da sempre ha chiesto in ogni forma la liberazione degli ostaggi nelle mani delle Farc e di altri gruppi armati. Il presule ha ricordato: “E’ una richiesta che facciamo ancora una volta con il cuore. Occorre liberare tutti il più presto possibile e dunque entrare in un vero processo di dialogo per raggiungere la pace”. Il vescovo di Cúcuta, mons. Jaime Prieto Amaya, da parte sua ha commentato che dopo le mediazioni o facilitazioni ciò che più preme in questo momento è un faccia a faccia con i gruppi armati, per accelerare la fine di un conflitto che va risolto. “Ormai non si tratta più di proposte. La questione principale è una sola: come porre fine a questo conflitto subito”. Mons. Prieto Amaya, ha osservato che “non è possibile la continuazione di questo conflitto che sparge tanto sangue di fratelli colombiani e perciò non è il caso di parlare di apertura ai dialoghi; oggi invece occorre entrare subito in un progetto di accordo affinché ciascuno esponga i suoi punti di vista e poi si passi alla concertazione di accordi concreti e specifici”. Intanto l’arcivescovo di Bogotà, il cardinale Pedro Rubiano Sáenz, insistendo sulla disponibilità della Chiesa ad ogni tipo di collaborazione, ha affermato che “l’intero Paese aspetta con ansia la liberazione degli ostaggi e lo spera da molto tempo. - ha aggiunto - Un gesto di questo tipo potrebbe aprire un cammino verso la pace”. Infine, l’arcivescovo di Tunja, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, ha giudicato un’espressione di fiducia delle Farc verso la Chiesa cattolica quando giorni fa hanno detto di volere la presenza di alcuni vescovi e del Comitato internazionale della Croce Rossa nel momento in cui saranno liberati due membri dell’esercito colombiano sotto sequestro da molto tempo. (A cura di Luis Badilla)







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