Più di 140 morti per gli scontri scoppiati nella provincia cinese dello Xinjiang
Più di centoquaranta morti e ottocento feriti. Questo il tragico bilancio degli scontri
fra musulmani dell’etnia uiguri e forze di sicurezza cinesi, scoppiati ieri nella
provincia cinese dello Xinjiang. Le violenze sono esplose nella capitale della regione,
Urumqi, dopo che centinaia di appartenenti a quest’etnia sono scesi in piazza per
manifestare contro l'emarginazione e a causa dell’uccisione di due persone nel sud
della Cina.Critiche dagli Usa. Salvatore Sabatino ha parlato della situazione
con Francesco Sisci, corrispondete da Pechino del quotidiano La Stampa: