La diocesi di Keimoes-Upington, in Sudafrica, ha inaugurato nei giorni scorsi l’Anno
Sacerdotale indetto da Benedetto XVI per celebrare i 150 dalla morte di Giovanni Maria
Vianney. Religiosi, diocesani e sacerdoti si sono incontrati a Pella per partecipare
alla Messa solenne di apertura dei dodici mesi dedicati al Santo Curato d’Ars. “Esistono
quattro semplici modi – ha detto il vescovo della diocesi, mons. Edward Risi – per
sviluppare legami più profondi tra noi e il Popolo di Dio, in modo tale da incoraggiare
la nostra crescita nella santità sacerdotale che rappresenta, di fatto, l’obiettivo
di questo Anno speciale”. Il presule ha elencato, quindi, i quattro metodi: “Includere
un’intenzione di preghiera per i preti della diocesi in tutte le Messe; recitare la
preghiera della Diocesi al termine delle celebrazioni eucaristiche; pianificare, insieme
con i Consigli pastorali parrocchiali, il modo per celebrare l’Anno Sacerdotale nelle
parrocchie e nelle comunità; programmare una giornata di riflessione e preghiera per
il prossimo incontro del decanato, che avrà luogo alla fine dell’anno”. Per i sacerdoti,
i diocesani e i religiosi della diocesi di Keimoes-Upington, l’apertura dell’Anno
Sacerdotale è coincisa con la chiusura del loro ritiro spirituale, guidato da padre
Frank de Gouveia, appartenente all’arcidiocesi di Cape Town. (I.P.)