2009-07-03 16:32:12

L'offensiva Usa contro i talebani in Afghanistan


In Afghanistan è subito entrata nel vivo l’operazione dell’esercito statunitense denominata “colpo di spada”. L’offensiva senza precedenti, lanciata ieri nella valle di Helmand, nel sud del Paese, vede impegnati almeno 4000 mila marines e 650 soldati afghani che stanno incontrando una strenua resistenza da parte delle milizie talebane. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

L’offensiva statunitense si è trasformata in una “battaglia infernale”. Non usa mezzi termini il generale Nicholson, comandante del corpo dei marines, per descrivere i violenti combattimenti tra le truppe americane e i talebani nella provincia di Helmand. I marines hanno trovato, infatti, grandi difficoltà nell’avanzata nella cosiddetta "valle dell’oppio". I militari hanno assediato Garmsir, città chiave del sud e considerata la roccaforte dei ribelli. A 24 ore dall’inizio dell’operazione si conta già la prima vittima americana. L’obiettivo è quello di prendere il completo controllo di una della zone dove si concentrano i ribelli talebani. Si cerca di pacificare il Paese in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 20 agosto. La strategia prevede anche che dopo aver espugnato i villaggi l’esercito lascerà dei propri contingenti a presidio del territorio. In pratica si sta mettendo in campo la stessa tattica che ha pagato in Iraq grazie all’aumento delle truppe. A sostegno dell’impegno statunitense arrivano anche le parole del segretario della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, che ha chiamato tutti i Paesi dell’Alleanza Atlantica a fare la loro parte, affinché la missione in Afghanistan non sia prettamente statunitense. Il segretario della Nato ha quindi ringraziato l’Italia per l’offerta di 500 militari in più.







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