2009-07-02 15:06:43

Le proposte dell'associazionismo cattolico per il G8 dell'Aquila. Il commento di Sergio Marelli, direttore Focsiv


L’associazionismo cattolico scende in campo con l’appello “Per un’Agenda di Speranza” con proposte ai leader dei Paesi che parteciperanno al G8, dall’8 al 10 luglio prossimi all’Aquila. Ai governanti si chiede in particolare l’adozione di “concrete scelte politiche”. L’appello sarà consegnato domani da una delegazione di vescovi e rappresentanti di organizzazioni cattoliche ai ministri italiani Giulio Tremonti, Franco Frattini e Maurizio Sacconi. L’iniziativa è promossa da "Volontari nel mondo" Focsiv e da Retinopera, associazione che riunisce diverse realtà del mondo cattolico e sociale. Sulle priorità politiche ed economiche in questo tempo segnato dalla crisi, il commento del direttore generale della Focsiv, Sergio Marelli, intervistato da Luca Collodi:RealAudioMP3

R. – Il messaggio innanzitutto sarà quello di sostenere che la crisi economica, ancor che un fatto importante, non può essere la giustificazione per il disimpegno dei governi ricchi rispetto agli aiuti ai Paesi poveri. E poi quello di indicare anche, come sempre facciamo, costruttivamente, che le soluzioni rispondono proprio al fatto che per risolvere una crisi di così ampia portata e così globalizzata non si può pensare di trovare delle soluzioni escludendo dalla definizione di queste i Paesi del Sud del mondo. Non si può escludere la società civile, la Chiesa, in qualche modo tutte le organizzazioni, come diremmo noi “gli uomini di buona volontà”, che si stanno facendo carico dei grandi impatti, delle grandi conseguenze, che soprattutto sulle persone più povere e più vulnerabili sta proiettando questa crisi finanziaria ed economica.

 
D. – In sostanza, voi proponete ai grandi del mondo una sorta di “Agenda di speranza” con l’uomo al centro...

 
R. – Questo è il titolo dell'appello che presenteremo domani negli incontri istituzionali che avremo e che poi anche diffonderemo in questa grande celebrazione, presieduta dal cardinale Tettamanzi, che alle 17.30 di sabato 4 luglio si terrà nel Duomo di Milano. “Per un’agenda di speranza” è un appello per dire che la situazione è grave, ma che ci sono tutte le potenzialità. Perché se i governi, in particolare il G8, si assumeranno le loro responsabilità, si possono risolvere i grandi problemi, che non dimentichiamo oggi affliggono ancora miliardi di persone nei Paesi in via di sviluppo.

 
D. – Marelli, tre, quattro punti di questa “Agenda di speranza” che voi presenterete alle autorità italiane per essere poi discussa a L’Aquila...

 
R. – Più aiuti per i Paesi poveri, perché aiutando loro si garantisce anche un futuro economico sostenibile ai nostri Paesi; risorse e determinazione per affrontare i cambiamenti climatici; cancellazione del debito e soprattutto regole trasparenti, democratiche per la gestione della finanza internazionale.

 
D. – I potenti saranno in grado di ricevere queste sollecitazioni o saranno impotenti?

 
R. – Devo riconoscere che il segnale che viene da questo nostro governo è un segnale appunto di grande speranza. Speriamo anche poi che il G8, la prossima settimana, sappia trasformare questa speranza in segni concreti e quindi in prospettive reali per salvare la vita di milioni di persone.







All the contents on this site are copyrighted ©.