Studenti di un ateneo cattolico filippino al fianco della popolazione per la purificazione
dell’acqua
“Tre vasche di terra, carbone e sabbia”. Con queste semplici attrezzature gli studenti
dell’Aquinas University di Legapzi, nelle Filippine, stanno aiutando da circa un anno
la popolazione locale a fornirsi di acqua potabile, in una regione caratterizzata
da un’intensa attività vulcanica. La città di Lagapzi dista infatti solo 15 chilometri
dal vulcano Mayon, che ha eruttato ben 47 volte negli ultimi 400 anni. Qui l’inquinamento
delle faglie acquifere è la principale causa delle malattie sofferte dagli abitanti
dei villaggi situati nell’area circostante. La popolazione locale è povera e non ha
accesso all’elettricità. "Non possono installare depuratori elettrici per il consumo
quotidiano di acqua”, afferma padre Ramonclaro Mendez, rettore dell’Università. Dichiara
all'agenzia AsiaNews che è questa situazione ad aver spinto studenti e insegnanti
a realizzare un piano per fornire agli abitanti un sistema di depurazione tradizionale
a basso costo. Il metodo, elaborato nel campus universitario e diffuso all’interno
dei villaggi, consiste nel far scorrere l’acqua attraverso tre vasche di terra poste
una di seguito all’altra su differenti livelli. Le prime due contengono carbone e
sabbia e fungono da filtro, la terza raccoglie l’acqua depurata dalle scorie. L’ Aquinas
University, oltre a farsi carico del costo dell’iniziativa, organizza corsi nei quali
insegna alla popolazione locale come installare l’impianto e come preservare l’acqua
depurata. In un anno sono stati installati circa un centinaio di impianti di depurazione
a basso costo. Essi stanno permettendo ai beneficiari la fornitura autonoma di acqua
e il miglioramento delle condizioni di salute, soprattutto dei bambini. (V.V.)