2009-06-30 14:23:11

Presentati i restauri della Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, dopo cinque anni di lavori


La Cappella parva - cioè piccola - del Palazzo apostolico, riservata all’esposizione del Santissimo Sacramento, luogo di culto del Papa e della Famiglia pontificia. E’ questa la funzione della Cappella Paolina, restaurata al termine di cinque anni di lavori, che ha visto venti restauratori all’opera per un costo complessivo di oltre tre milioni di euro, e i cui restauri sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa presso la Sala Regia del Palazzo apostolico in Vaticano. L’inaugurazione della Cappella avverrà il prossimo 4 luglio con la celebrazione dei Vespri presieduti da Benedetto XVI. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

Voluta da Papa Paolo III, la Cappella rappresenta il testamento pittorico di Michelangelo che vi lavorò a fasi alterne negli ultimi otto anni della sua vita. Due gli affreschi che ci ha lasciato: la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di Pietro, i due Apostoli maggiori, il cui sguardo, in particolare quello di Pietro, rivolto verso il visitatore, ricordano al Pontefice stesso l’importanza della sequela apostolica e della fedeltà nell’ortodossia. Ma la Paolina contiene anche tutta una serie di affreschi ispirati agli Atti degli Apostoli, realizzati a vent’anni dalla morte di Michelangelo da Lorenzo Sabatini e Federico Zuccari. “Il restauro - ha detto il prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei vaticani - è stato un’opera di restituzione che ha dato alla Cappella Paolina un equilibrio armonioso”. Non è un caso, infatti, che gli affreschi di Michelangelo siano stati restaurati per ultimi, perché la loro gamma cromatica, così drammatica e simbolicamente rappresentativa degli ultimi anni di vita dell’artista, non stonasse con il resto del ciclo pittorico.

 
Oggi, la Cappella sfoggia anche un nuovo impianto di illuminazione formato da seimila "led" che avvolge le pitture in una luce bianca e calda simile a quella naturale. Infine, una curiosità: il 25 febbraio scorso, Benedetto XVI ha visitato in forma privata il cantiere dei lavori e, proprio seguendo le sue indicazioni, la zona presbiteriale è stata riportata al suo aspetto storicamente conosciuto, quello che aveva prima degli intereventi degli Anni ’70 voluti da Paolo VI. L’altare è stato, quindi, orientato verso il Crocifisso, non verso l’assemblea, ma non completamente addossato alla parete per permettere un accesso agevole al tabernacolo. Sabato prossimo, 4 luglio, il Papa tornerà nella Cappella Paolina per inaugurarla ufficialmente presiedendo la celebrazione dei Vespri, un atto che suggella ancora una volta la chiusura dell’Anno Paolino.







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