Nota dei vescovi dei Paesi Baschi: "In spirito di riconciliazione"
I vescovi delle tre diocesi dei Paesi Baschi, Vitoria, Bilbao e San Sebastián, hanno
pubblicato una nota collettiva su tutte le vittime della guerra civile spagnola del
1936 al 1939, ma in particolare su alcuni sacerdoti uccisi, sacerdoti dei quali non
è stata fatta ancora memoria. Nella nota si ricorda che durante la guerra civile -
in particolare tra gli anni 1936 e 1937 - sono stati uccisi in tutto, da una parte
e dall’altra, tra centinaia di altre vittime, oltre settanta sacerdoti e religiosi,
in quella che era allora l’unica diocesi dei Paesi Baschi con sede a Vitoria. Tra
i settanta sacerdoti e religiosi uccisi, quattordici sono rimasti nel silenzio più
totale, poiché vittime dei vincitori della guerra. I vescovi delle tre diocesi attuali
ora intendono fare giustizia nello spirito della “purificazione della memoria” proposto
da Giovanni Paolo II. Dalla fine della guerra civile - nel 1939 - in questi 70 anni
non ci sono state esequie pubbliche per questi sacerdoti, ed i loro nomi sono stati
esclusi dagli archivi diocesani e parrocchiali. “Il nostro desiderio è quello di
rendere un servizio alla verità, che é uno dei pilastri fondamentali per costruire
la giustizia, la pace e la riconciliazione. Non vogliamo riaprire le ferite, ma piuttosto
aiutare a risanarle e dare sollievo. Vogliamo rendere omaggio a coloro che sono stati
dimenticati o esclusi ed alleviare il dolore dei loro familiari e congiunti”. In questo
spirito hanno preso tre decisioni: ci saranno esequie per tutte le vittime, ma con
una menzione speciale per coloro i quali non sono mai stati celebrati in funerali
pubblici. La celebrazione avrà luogo in quella che era a suo tempo l’unica cattedrale
dei Paesi Baschi con sede nella città di Vitoria. Inoltre, per decisione dei vescovi,
nei bollettini diocesani saranno pubblicate le biografie e le necrologie dei rispettivi
sacerdoti finora lasciati nel silenzio. Infine, i loro nomi saranno menzionati esplicitamente
nei registri diocesani e parrocchiali. La nota conclude con queste parole. “Purificando
la memoria, fedeli alla verità; chiedendo, offrendo e accogliendo il perdono, vogliamo
guardare verso il passato per imparare a costruire un presente e un domani nuovi”.
(Dalla Spagna, Ignacio Arregui)