2009-06-27 14:42:09

Il mondo della musica in lutto per la morte di Michael Jackson. Intervista con Franz Coriasco


“Un’icona della musica”: così, il presidente americano Barack Obama ha definito ieri Michael Jackson, re incontrastato della musica pop, spentosi tragicamente giovedì notte all’età di 50 anni. Fonti mediche di Los Angeles hanno reso noto che ci vorranno tra le 4 e le 6 settimane per stabilire le cause della morte del cantante, che nel corso della sua carriera ha venduto 750 milioni di dischi. Nonostante una vita di eccessi e sregolatezze, Jackson non è stato mai abbandonato dai suoi fan che in queste ore in tutto il mondo, piangono la scomparsa del loro idolo. Sulle ragioni del successo di Michael Jackson, Gabriella Ceraso ha intervistato Franz Coriasco critico musicale di “Famiglia Cristiana”:RealAudioMP3

R. – Ha saputo sintetizzare, con il proprio modo di essere, di esprimersi, di cantare ed anche di ballare l’età dell’edonismo reaganiano, degli “anni di panna”. Anni, insomma, in cui la forma, lo splendore della forma era più importante della profondità dei contenuti.

 
D. – Una figura che ha influenzato generazioni…

 
R. – La mia impressione è che più che un fenomeno generazionale, Michael Jackson è stato un fenomeno inter-razziale. La sua musica aveva questa capacità, cioè di sintetizzare la ritmicità intrinseca della cultura musicale nera con il gusto per la melodia, per l’armonia se vogliamo, che è invece tipico della cultura musicale bianca.

 
D. – Un personaggio, però, che ha moltissimi lati oscuri…

 
R. – Un personaggio, probabilmente, innanzitutto incapace di accettarsi, ma più ancora impossibilitato a dare alla propria vita un’esistenza autonoma rispetto al suo stesso mito. Questo è il peccato originale di una favola che si è poi trasformata in una tragedia, perché Michael Jackson era davvero troppo di tutto.

 
D. – Che succederà al suo modo di fare musica?

 
R. – Resterà un caposcuola ed il polo di un’età; non dimentichiamo che dopo il successo devastante di “Thriller” è proprio cambiato anche il modo di costruire le canzoni pop, è diventato molto importante il peso, ad esempio, dell’arrangiamento. Oltre è difficile fare previsioni, se non che Michael Jackson sarà sempre e comunque una voce enciclopedica di primissimo piano.







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