2009-06-26 16:05:31

Camerun: la pace al centro dei lavori della plenaria dei vescovi


La pace cui fa riferimento il secondo Sinodo sull’Africa che si svolgerà dal 4 al 25 ottobre a Roma, è un dono di Dio che il Cristo apporta al mondo: lo ha detto in apertura della 34.ma assemblea plenaria della Conferenza episcopale camerunense, il presidente mons. Victor Tonyé Bakot. Tra i temi che i presuli affronteranno il sacerdozio e la preparazione dei vescovi che si recheranno a Roma per il Sinodo dedicato alla Chiesa “al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace”. “Una pace grazie alla quale il mondo vivrà una vera solidarietà, una vera condivisione, il vero amore – ha affermato mons. Bakot – Quanto alla giustizia, essa promuove una vera carità e permette a ciascuno di vivere in armonia con il proprio fratello”. All’apertura dei lavori, il nunzio apostolico in Camerun, mons. Antonio Eliseo Ariotti, si è felicitato e ha ringraziato i camerunensi per l’accoglienza riservata a Benedetto XVI durante la sua recente visita nel Paese. Mons. Ariotti ha invitato inoltre i vescovi a mettere in pratica il messaggio che il Papa ha inviato ai sacerdoti nella lettera pubblicata in occasione del 150.mo anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, esortandoli ad essere fedeli nella loro condotta morale, nella gestione dei beni ecclesiastici e nel rispetto dell’autorità”. I lavori di questa 34.ma plenaria saranno anche un’occasione per discutere del protocollo di Maputo, perché la Chiesa cattolica camerunense possa esplicitare la propria posizione su questo testo relativo ai diritti della donna africana. (T.C.)







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