2009-06-24 14:49:48

L’arcivescovo di San Salvador incoraggia i piani in favore dei più poveri e contro la violenza


Due le principali preoccupazioni della Chiesa cattolica nel Salvador secondo quanto ha ripetuto domenica scorsa, dopo la celebrazione eucaristica, l'arcivescovo della capitale mons. José Luis Escobar Alas: da un lato la sicurezza cittadina di fronte ad un’ondata di violenza che a volte sembra inarrestabile e dall'altro il sostegno ai più poveri nel momento in cui la crisi fa sentire i suoi effetti più negativi. Sono tra l’altro le stesse priorità già proposte dai vescovi salvadoregni durante la recente campagna per le elezioni presidenziali vinte dal Presidente Mauricio Funes. E commentando proprio il piano del neogoverno sulla crisi economica e finanziaria nonché sociale che affronta la nazione, l’arcivescovo, senza entrare in considerazioni tecniche che non spettano alla chiesa, ha valutato come positivo, complimentandosi con le autorità, “l’aver tenuto conto dei più poveri e dei più vulnerabili”. In concreto il presule si riferiva ai quasi 587 milioni di dollari che dovrebbero essere utilizzati in investimenti a favore dei settori più indifesi e le misure annunciate allo scopo di migliorare le strutture del servizio sociale e dare un sostegno diretto alle famiglie più indigenti e agli anziani più poveri. Con riferimento alla grave situazione di violenza e totale insicurezza che si vive in tutte le regioni del Paese, lasciando una media di morti ammazzati di 13 vittime al giorno, mons. Escobar considera che “l’impiego della Forze armate a sostegno della Polizia è una decisione positiva”. “Si tratta di una speranza”, ha aggiunto augurandosi “che sia pronto una realtà”. Ricordando che poi tutti i piani e proposte devono passare il vaglio della realtà, l’arcivescovo di San Salvador, ha chiesto a tutte le forze sociali del Paese di assumersi le proprie responsabilità sia per quanto riguarda la lotta contro la violenza sia nel caso della crisi socio-economica. Al governo, ha spiegato il presule, “aspetta un ruolo unificante e di stimolo” per creare il consenso necessario e, concludendo le sue riflessioni, si è dichiarato “soddisfatto poiché c’è stata una reazione immediata. Spero - ha infine osservato -, che sia realizzato il piano migliore contro la violenza e contro la crisi”. (L.B.)







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