2009-06-24 14:03:13

La Chiesa ricorda oggi la natività di San Giovanni Battista, l’unico Santo del quale i cristiani celebrano la nascita


La Chiesa ricorda oggi la Natività di San Giovanni Battista. La tradizione cristiana lo ha chiamato il “Precursore”, cioè “colui che corre innanzi”, l’araldo del Messia, sulla base della profezia di Isaia. E’ vissuto al tempo di Erode Antipa. Giovanni ne condannò pubblicamente la condotta perché conviveva con la cognata Erodiade e per questo il re lo fece imprigionare. Il Battista è l’unico Santo del quale i cristiani celebrano la nascita. Ce ne spiega il motivo padre Gabriele Ferlisi, Agostiniano scalzo, al microfono di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

R. - Quando Maria è andata a far visita ad Elisabetta, portava già in grembo il Figlio di Dio. Gesù nel grembo di Maria ha santifica Giovanni nel grembo della madre Elisabetta. E’ stato santificato prima della nascita e quindi è l’unico Santo di cui si celebra la nascita a questo mondo. E di lui si celebra anche la nascita alla vita eterna, il 29 agosto, che è il giorno del martirio di San Giovanni Battista, quando è stato decapitato.

 
D. - Una figura singolare quella di San Giovanni Battista. Forse, a volte, un po’ dura nel modo di esprimersi...

 
R. - Lui è molto cosciente della missione che gli è stata affidata e deve preparare la venuta di Gesù. E’ molto bello quello che dice Sant’Agostino, cioè che San Giovanni è posto come un confine fra i due testamenti: l’Antico e il Nuovo. Quindi, è una figura che fa da ponte. Lui è la voce, Cristo è il Verbo. Quindi, sono due figure che si richiamano e si completano. Giovanni Battista, che simboleggia il Vecchio Testamento, è completato da Cristo che è il Nuovo Testamento.

 
D. - Ma per il cristiano, che cosa significa celebrare questa festa?

 
R. - Oggi, le persone vogliono non tanto maestri, quanto testimoni. Giovanni Battista è un autentico testimone. Lui paga con il sangue la sua fede nel Cristo. Non si perde in elucubrazioni, in sofismi. Lui va all’essenziale. Indica Cristo come l’Agnello che toglie il peccato del mondo. Lui indirizza i suoi discepoli a Cristo. Lui si dichiara incapace di sciogliere i legacci dei suoi sandali. E’ come dovrebbe essere ciascuno di noi: un testimone che indirizza a Cristo, una presenza della presenza del Signore. E questo lo si può essere quando la persona è davvero credibile, in ciò che vive, in ciò che crede, in ciò che insegna. Il messaggio di oggi, ripeto, è che abbiamo bisogno di testimoni.







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