2009-06-24 13:57:24

In visita "ad Limina" in Vaticano i vescovi del Vietnam, Paese che vanta una Chiesa in crescita nonostante le difficoltà


Da qualche giorno, i vescovi del Vietnam sono in Vaticano per la loro visita ad Limina. Grande poco più dell’Italia, abitato da 83 milioni di abitanti, lo Stato del sudest asiatico conta circa 6 milioni di cattolici, il 7 per cento della popolazione. La Chiesa vietnamita è suddivisa in tre arcidiocesi e 23 diocesi. Per un profilo della comunità ecclesiale del Vietnam, ascoltiamo il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Una comunità vitale nonostante le difficoltà e le persecuzioni. Quella della Chiesa in Vietnam è una storia segnata da oppressioni. Tra il XVII secolo e il XIX vengono emanati ben 53 editti contro i cristiani, ma anche nel recente passato i fedeli e i loro pastori hanno subito pesanti restrizioni alla propria libertà da parte del regime socialista. Oggi, il governo ha reso meno stringenti i controlli e anche ai vescovi è concessa maggiore libertà di movimento. Inoltre, le strutture caritative possono svolgere con più facilità le proprie opere in favore della popolazione. La situazione resta comunque difficile, come ribadiscono, tra l’altro, i rapporti dell’Associazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. E tuttavia, sono numerosi i segni che indicano una notevole vitalità della Chiesa vietnamita.
 
Nonostante la cronica scarsità dei sacerdoti, le celebrazioni eucaristiche sono sempre caratterizzate da una grande affluenza di fedeli. D’altro canto, i laici - attraverso gruppi e movimenti - sono molto impegnati, specie nell’azione missionaria verso i non cristiani. Altro segno di questa vitalità è l’alto numero di vocazioni sacerdotali e religiose, nonostante le restrizioni governative. Attualmente, nel Paese si contano 50 Congregazioni femminili e più di 20 maschili. Particolarmente attivi sono i Salesiani e i Redentoristi. Questi ultimi, hanno lavorato alla traduzione della Bibbia in lingua vietnamita. Tre le grandi sfide per la Chiesa vietnamita di oggi figurano l’evangelizzazione, la formazione dei candidati al sacerdozio e la crisi della famiglia, sempre più minacciata dagli effetti destabilizzanti dell’urbanizzazione e dagli stili di vita edonistici. Proprio alla famiglia, i presuli hanno dedicato un lettera pastorale lo scorso dicembre. Per rilanciare l’evangelizzazione, l’episcopato ha varato quest’anno un nuovo Piano nazionale che prevede, tra l’altro, la distribuzione delle Bibbie e la creazione di stazioni missionarie nelle aree periferiche del Paese.







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