2009-06-22 14:51:03

La riunione della Roaco sulla situazione dei cristiani in Terra Santa e sulla Chiesa cattolica bulgara


Le Opere di Aiuto alle Chiese Orientali (Roaco) si riuniscono, da oggi pomeriggio a Roma, per la loro consultazione semestrale che si concluderà mercoledì prossimo. Domani mattina interverranno il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ed il Patriarca Latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, che introdurrà il dibattito sul tema: “Vita e testimonianza dei Cristiani in Terra Santa. Osservazioni e prospettive dal Patriarcato Latino di Gerusalemme”. La riunione sarà l’occasione per ribadire che la presenza dei cristiani nei luoghi di Gesù ha un duplice, insostituibile valore. E’ quanto sottolinea al microfono di Romilda Ferrauto, responsabile della redazione francese della nostra emittente, il segretario generale della Roaco, padre Leon Lemmens:RealAudioMP3

R. – La presenza delle comunità cristiane, pur essendo delle piccole minoranze, è veramente preziosa. E’ preziosa perché la testimonianza di una comunità vivente dei discepoli di Gesù non scompaia lasciando soltanto le pietre come memoria della vita di Gesù e dei suoi discepoli in questa terra. C’è anche un secondo motivo, molto importante, che non riguarda soltanto la Terra Santa, ma tutto il Medio Oriente. Questa regione, infatti, è il luogo dove sono nate le tre grandi religioni monoteiste: il giudaismo, il cristianesimo e l’islam. Vivere insieme, in modo pacifico, ha un’importanza enorme per la pace in tutto il mondo. Benedetto XVI, durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa, è riuscito ad unire le sofferenze e le speranze di ebrei, cristiani e musulmani. Questa è una missione grande e permanente per i cristiani che vivono in questa parte del mondo. Tante delle nostre agenzie, che sono membri della Roaco, stanno aiutando finanziariamente la vita delle Chiese cattoliche in Terra Santa. Penso ai monasteri, alle Chiese, agli ospedali, alle scuole ed anche alle università, che sono davvero dei 'giardini di pace' dove cristiani e musulmani vivono insieme. Sostenere i cristiani in Terra Santa è allora un modo per dare vita alla comunità dei discepoli di Gesù. Ma è anche un’occasione per lavorare per la pace nel Medio Oriente e in tutto il mondo.
 
D. – Effettivamente, quando si pensa ai cristiani dell’Oriente, si pensa subito ai cristiani in Terra Santa. La Roaco, però, si occupa anche di minoranze cristiane a volte "insospettabili". Questa volta parlerete anche della Bulgaria…
 
R. – Siamo contenti che anche la Bulgaria sia nell’agenda della Roaco. Verranno un vescovo bulgaro ed anche il nunzio apostolico per parlare della Chiesa cattolica in Bulgaria. Certamente si tratta di una piccola realtà: i cattolici sono circa 80 mila, cioè l’1% della popolazione. Ma l’amore universale di Roma non si dimentica delle piccole comunità cattoliche sparse per il mondo. E la Chiesa cattolica bulgara è una di queste. Durante il regime comunista, la Chiesa cattolica è stata duramente perseguitata. La Chiesa greco-cattolica è stata soppressa. Quasi tutti i sacerdoti, tutti i religiosi e le religiose ed anche i vescovi, sono stati imprigionati. Qualcuno è morto, qualcun altro è stato ucciso. Ci sono anche martiri cattolici bulgari. Quando poi la Chiesa cattolica è rinata, nel 1989, si doveva ricominciare quasi da zero. Certamente non è facile per loro ricominciare. Siamo contenti di averli tra noi e li ascolteremo. Sono sicuro che le agenzie della Roaco non mancheranno certamente di dare il loro sostegno finanziario.







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