Benedetto XVI ai giovani disoccupati del Mezzogiorno: "La Chiesa non vi abbandona!"
Esortazione a sacerdoti e religiosi ad imitare Padre Pio
Ultimo evento della visita di Benedetto XVI a San Giovanni Rotondo è stato l’incontro,
ieri sera, con i sacerdoti, i religiosi e i giovani nella Chiesa di San Pio da Pietrelcina.
Il Papa ha ribadito il valore dell’Eucaristia, della preghiera e della Confessione.
Quindi, ha avuto parole di incoraggiamento per i ragazzi del Mezzogiorno, specie quanti
si trovano in difficoltà a causa della disoccupazione. Il servizio di Alessandro
Gisotti:
Applausi Padre
Pio invita tutti “ad aprire il cuore alla misericordia di Dio, ci esorta ad essere
Santi, cioè sinceri e veri amici di Gesù”. Benedetto XVI lo ha sottolineato nella
suggestiva cornice della Chiesa dedicata al Santo di Pietrelcina. Un discorso, quello
rivolto al clero e ai giovani, più volte interrotto dagli applausi. Il Pontefice ha
legato la figura di Padre Pio, “umile frate e zelante sacerdote” a quella del Curato
d’Ars a cui è dedicato l’Anno Sacerdotale appena iniziato: “Come
il Curato d’Ars, anche Padre Pio ci ricorda la dignità e la responsabilità del ministero
sacerdotale. Chi non restava colpito dal fervore con cui egli riviveva
la Passione di Cristo in ogni celebrazione eucaristica? Dall’amore per l’Eucaristia
scaturiva in lui come nel Curato d’Ars una totale disponibilità all’accoglienza dei
fedeli, soprattutto dei peccatori”. Anche Padre Pio, come San Giovanni
Maria Vianney, ha detto ancora, fece riscoprire ai parrocchiani “il significato e
la bellezza della penitenza sacramentale”. Per il Santo Frate del Gargano, ha osservato
il Papa, “la cura delle anime e la conversione dei peccatori furono un anelito che
lo consumò sino alla morte”. Passava tante ore nel confessionale, ha ricordato, e
grazie al suo “paziente ministero sacerdotale” tante persone hanno cambiato la propria
vita. Il ministero di confessore, ha aggiunto, costituì proprio il “maggior titolo
di gloria e il tratto distintivo di questo Santo Cappuccino”: “Come
allora non renderci conto dell’importanza di partecipare devotamente alla celebrazione
eucaristica e di accostarsi frequentemente al sacramento della Confessione? In particolare,
il sacramento della Penitenza va ancor più valorizzato, e i sacerdoti non dovrebbero
mai rassegnarsi a vedere deserti i loro confessionali né limitarsi a constatare la
disaffezione dei fedeli per questa straordinaria fonte di serenità e di pace”. Accanto
all’importanza del Sacramento della Penitenza, ha poi soggiunto, Padre Pio ci ha insegnato
il valore e la necessità della preghiera. Pregava “sempre e dovunque”, ha rammentato.
E così ci ha indicato un “punto fondamentale” per la vita di ogni cristiano, in particolare
dei religiosi. “Talora – ha ammesso il Papa – si può essere presi da un certo scoraggiamento
dinanzi all’affievolimento e persino all’abbandono della fede che si registra nelle
nostre società secolarizzate”. Ma Padre Pio stesso ci mostra che un’anima “intimamente
unita al Crocifisso riesce a trasmettere anche ai lontani la gioia e la ricchezza
del Vangelo”: “Sicuramente occorre trovare nuovi canali per
comunicare la verità evangelica agli uomini e alle donne del nostro tempo, ma poiché
il contenuto essenziale dell’annuncio cristiano resta sempre lo stesso, è necessario
tornare alla sua sorgente originaria, a Gesù Cristo che è “lo stesso ieri e oggi e
sempre”. Benedetto XVI ha, così, rivolto il pensiero
ai giovani che hanno accompagnato con affetto e calore tutti i momenti della sua giornata
a San Giovanni Rotondo. Il Papa ha rassicurato i ragazzi che, ha detto, sono assillati
da problemi che rischiano di soffocare gli entusiasmi tipici della giovinezza. In
particolare, ha fatto riferimento alla disoccupazione che “interessa in maniera drammatica
non pochi giovani e ragazze del Mezzogiorno d’Italia”. “Non perdetevi d’animo! Siate
giovani dal cuore grande”, è stata la sua esortazione: "La Chiesa non
vi abbandona. Voi non abbandonate la Chiesa! C’è bisogno del vostro apporto per costruire
comunità cristiane vive, e società più giuste e aperte alla speranza. E se volete
avere il “cuore grande”, mettetevi alla scuola di Gesù. Proprio l’altro giorno abbiamo
contemplato il suo Cuore grande e colmo di amore per l’umanità. Mai Egli vi abbandonerà
o tradirà la vostra fiducia, mai vi condurrà per sentieri sbagliati". Come
Padre Pio, ha concluso, “anche voi siate fedeli amici del Signore Gesù, intrattenendo
con Lui un quotidiano rapporto mediante la preghiera e l’ascolto della sua Parola,
l’assidua pratica dei Sacramenti e l’appartenenza cordiale alla sua famiglia”, la
Chiesa.