Il Papa al cardinale Kasper per la chiusura dell’Anno Paolino: rinnovare la preghiera
per l’unità
Benedetto XVI ha affidato al cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio
per l’Unità dei Cristiani, suo inviato speciale il 29 giugno alla celebrazione della
chiusura dell’Anno Paolino in Terra Santa, il compito di esortare i fedeli all’unità
spirituale. In una lettera resa nota oggi, il Papa esprime la gioia con la quale ha
vissuto le visite pastorali nei “luoghi paolini”, dove si recheranno altri suoi inviati
per prendere parte alle liturgie che concluderanno l’Anno dedicato all’Apostolo delle
Genti. In Libano arriverà il cardinale André Ving-Trois, arcivescovo di Parigi, in
Siria il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, in Turchia il
cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso,
in Grecia il cardinale Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli, a Cipro il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio
Consiglio della Giustizia e della Pace e a Malta il cardinale Ennio Antonelli, presidente
del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il servizio di Tiziana Campisi:
“Beato
l’Apostolo Paolo che disse ‘Per me vivere è Cristo’, poiché è per noi d’esempio nell’amare
e nel compiere la volontà di Dio, nel servizio al Signore e alla sua Chiesa”: è uno
dei passaggi della lettera che Benedetto XVI ha indirizzato al cardinale Walter Kasper,
suo inviato speciale alla celebrazione che chiuderà l’Anno Paolino in Terra Santa.
Il Papa chiede al porporato di esortare pastori, presuli, sacerdoti, religiosi e laici
all’unità, pregandolo di porgere loro i suoi saluti. Lo invita inoltre ad incoraggiare
i fedeli, affinché con preghiere e meditazioni, “con forze rinnovate e nuovo zelo”,
possano “compiere la volontà di Dio”, e a sottolineare alle autorità religiose e civili
l’importanza della dottrina dell’Apostolo delle Genti e la sua sollecitudine per la
salvezza di tutta l’umanità.
Una missiva ricca
di spunti di riflessione, quella del Papa, dove il Pontefice parla anche delle sue
visite pastorali compiute nei “Luoghi paolini”, ricordando che “tra di essi la Terra
Santa sembra essere di particolare significato”, perché qui, con Paolo, gli Apostoli
si sono riuniti e hanno dato vita al primo Concilio. Sottolineando poi i preziosi
contenuti delle diverse lettere dell’ebreo di Tarso, Benedetto XVI ha evidenziato
quanto queste abbiano “illuminato la dottrina della Chiesa nel corso dei secoli”,
e come “anche oggi” siano “fonte di riflessione cristiana e di meditazione ascetica”.
Scritti, prosegue il Papa, che esortano anche “i fedeli … del nostro tempo, a compiere
una vera conversione e a intraprendere un nuovo cammino spirituale”. Il Pontefice
assicura infine ai fedeli della Terra Santa le proprie preghiere senza dimenticare
la sua benedizione apostolica.