Questa sera in Piazza San Pietro veglia di preghiera per il Papa
Pregare per il Papa ed il suo Ministero, in spirito di servizio e di amore verso la
Chiesa universale: con questo obiettivo si svolgerà questa sera, a partire dalle ore
21, in Piazza San Pietro, una veglia di preghiera per il Santo Padre ed il suo Pontificato.
A presiedere la celebrazione sarà il cardinale Angelo Comastri, vicario generale per
la Città del Vaticano. Ma come nasce questa iniziativa, giunta alla sua quinta edizione?
Isabella Piro lo ha chiesto a don Stefano Tardani, fondatore ed assistente
ecclesiastico dell’Associazione “Famiglia Piccola Chiesa-Movimento dell’Amore Familiare”,
che ha organizzato l’evento:
R.
- Questa veglia di preghiera vuole esprimere da parte di tanti laici, sacerdoti, consacrati
e delle famiglie, l’affetto e l’amore al Santo Padre e alla sua opera nel mondo per
il suo Magistero universale tanto prezioso e per i suoi viaggi apostolici. Il Papa
stesso ha sottolineato l’importanza della preghiera per lui, come il 19 aprile scorso
a Castel Gandolfo, quando ha detto: “Ho sperimentato la comunione che mi circonda
e mi sostiene”. Una solidarietà spirituale nutrita essenzialmente di preghiera che
si manifesta in mille modi. Il commento ai misteri del Rosario della veglia sono stati
scritti dalle famiglie del Movimento che affrontano situazioni e problemi della vita
familiare e sociale di oggi e che sono molto attuali e significativi. Poi, per ogni
mistero del Rosario verranno letti i brani tratti dal Magistero del Papa.
D.
– Quest’anno la veglia segue di poche ore l’apertura dell’Anno Sacerdotale indetto
da Benedetto XVI per celebrare i 150 anni dalla morte del Santo Curato d’Ars. C’è
un legame, quindi, tra questi due eventi?
R. - Sì direi
proprio di sì. La veglia che si svolge nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù è il
segno della comunione dell’unità della Chiesa che unisce tutti, sacerdoti e laici,
intorno alla figura e alla missione del Santo Padre.
D.
– Quali sono gli ambiti nei quali opera il Movimento dell’amore familiare?
R.
– Il Movimento dell’amore familiare svolge la sua attività nell’evangelizzazione della
vita e dell’amore umano e aiuta e sostiene persone e famiglie nella ricerca del vero
bene e della persona, della coppia e della società. Inoltre, affronta i vari problemi
del vivere quotidiano con una sintesi armonica tra scienza e fede tra antropologia
e teologia, in un clima di solidarietà e di fiducia. Svolge, poi, corsi di preparazione
di fidanzati al matrimonio aiuta giovani coppie separate o in difficoltà. A giugno
organizza questa veglia per il Santo Padre, nella notte di Capodanno ci sarà quella
per le famiglie a Piazza San Pietro e in febbraio ce ne sarà una terza nella diocesi
per le vocazioni e i sacerdoti.
D. - Perché il Movimento
dell’amore familiare indice una veglia per il Papa? Qual è il legame tra la famiglia
e il Pontefice?
R. – Direi che il Papa è un punto di
riferimento formidabile e importantissimo. E’ punto di conferma dei valori umani e
cristiani nella vita e punto di riferimento della dignità di ogni essere umano e della
famiglia per un mondo migliore. Il Papa dà forza e ideali alle nuove generazioni,
in modo particolare anche alle coppie e alla famiglia stessa: è segno di speranza
e di certezza.
D . –Chi partecipa alla veglia ne esce
rinnovato. In che senso?
R. – Si sperimenta una comunione,
una gioia della preghiera, anche nutriti dalla Parola di Dio, dai messaggi così umani
e profondi che toccano la vita di ciascuno e anche dalle parole del Santo Padre nella
raccolta dei brani scelti. E’ un arricchimento che riempie il cuore di speranza e
di gioia.