2009-06-19 16:12:23

I vescovi del Brasile: la corruzione minaccia la democrazia


I membri del Consiglio Permanente della Conferenza dei vescovi del Brasile, riuniti a Brasilia, hanno condannato ancora una volta la corruzione nella politica ed hanno chiesto maggiore impegno etico. In particolare i presuli hanno espresso la loro indignazione a seguito delle ripetute accuse di corruzione a danno dei Poteri costituiti, considerando che questa “costituisce una grande minaccia al sistema democratico”. Per i vescovi – sottolinea l’agenzia Fides - “la corruzione implica le disuguaglianze sociali, la miseria, la fame e la povertà”. “Raramente si hanno notizie sulla restituzione delle risorse e dei beni pubblici usurpati”. Inoltre, “compromette il funzionamento dello Stato, delude e fa diminuire la partecipazione politica del Paese, porta al disprezzo, alla perplessità, alla stanchezza ed al discredito generalizzato”. Secondo il Consiglio Permanente della Conferenza episcopale, la pratica “comprovata” della corruzione si è convertita in una abitudine che si è radicata con l’inizio degli investimenti. Diverse istanze della società civile si sono espresse già in varie occasioni in favore di una riforma per guarire i mali della corruzione che compromettono la vita pubblica. A questo proposito, la Chiesa vuole contribuire a questa campagna mostrando le esigenze etiche del Vangelo. I vescovi ricordano infine che “la politica è un servizio al bene comune, nella costruzione di una società giusta, fraterna e solidale” ed “i politici devono essere persone dotate di virtù sociali, come competenza, trasparenza e spirito di servizio”. Per questo, i firmatari convocano tutti affinché attraverso il Disegno di Legge di iniziativa popolare sulla vita dei candidati e di riforma politica, si possano garantire elezioni etiche nel 2010, “fortificando la partecipazione e garantendo la credibilità nei processi democratici”. (A.L.)







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