2009-06-18 15:02:56

Domani sera in Piazza San Pietro, veglia di preghiera per Benedetto XVI


Pregare per il Papa ed il suo Ministero, in spirito di servizio e di amore verso la Chiesa universale: con questo obiettivo si svolgerà domani sera, a partire dalle ore 21, in Piazza San Pietro, una veglia di preghiera per il Santo Padre ed il suo Pontificato. A presiedere la celebrazione sarà il cardinale Angelo Comastri, vicario generale per la Città del Vaticano. Ma come nasce questa iniziativa, giunta alla sua quinta edizione? Isabella Piro lo ha chiesto a don Stefano Tardani, fondatore ed assistente ecclesiastico dell’Associazione “Famiglia Piccola Chiesa-Movimento dell’Amore Familiare”, che ha organizzato l’evento:RealAudioMP3

R. - Questa veglia di preghiera vuole esprimere da parte di tanti laici, sacerdoti, consacrati e delle famiglie, l’affetto e l’amore al Santo Padre e alla sua opera nel mondo per il suo Magistero universale tanto prezioso e per i suoi viaggi apostolici. Il Papa stesso ha sottolineato l’importanza della preghiera per lui, come il 19 aprile scorso a Castel Gandolfo, quando ha detto: “Ho sperimentato la comunione che mi circonda e mi sostiene”. Una solidarietà spirituale nutrita essenzialmente di preghiera che si manifesta in mille modi. Il commento ai misteri del Rosario della veglia sono stati scritti dalle famiglie del Movimento che affrontano situazioni e problemi della vita familiare e sociale di oggi e che sono molto attuali e significativi. Poi, per ogni mistero del Rosario verranno letti i brani tratti dal Magistero del Papa.

 
D. – Quest’anno la veglia segue di poche ore l’apertura dell’Anno Sacerdotale indetto da Benedetto XVI per celebrare i 150 anni dalla morte del Santo Curato d’Ars. C’è un legame, quindi, tra questi due eventi?

 
R. - Sì direi proprio di sì. La veglia che si svolge nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù è il segno della comunione dell’unità della Chiesa che unisce tutti, sacerdoti e laici, intorno alla figura e alla missione del Santo Padre.

 
D. – Quali sono gli ambiti nei quali opera il Movimento dell’amore familiare?

 
R. – Il Movimento dell’amore familiare svolge la sua attività nell’evangelizzazione della vita e dell’amore umano e aiuta e sostiene persone e famiglie nella ricerca del vero bene e della persona, della coppia e della società. Inoltre, affronta i vari problemi del vivere quotidiano con una sintesi armonica tra scienza e fede tra antropologia e teologia, in un clima di solidarietà e di fiducia. Svolge, poi, corsi di preparazione di fidanzati al matrimonio aiuta giovani coppie separate o in difficoltà. A giugno organizza questa veglia per il Santo Padre, nella notte di Capodanno ci sarà quella per le famiglie a Piazza San Pietro e in febbraio ce ne sarà una terza nella diocesi per le vocazioni e i sacerdoti.

 
D. - Perché il Movimento dell’amore familiare indice una veglia per il Papa? Qual è il legame tra la famiglia e il Pontefice?

 
R. – Direi che il Papa è un punto di riferimento formidabile e importantissimo. E’ punto di conferma dei valori umani e cristiani nella vita e punto di riferimento della dignità di ogni essere umano e della famiglia per un mondo migliore. Il Papa dà forza e ideali alle nuove generazioni, in modo particolare anche alle coppie e alla famiglia stessa: è segno di speranza e di certezza.

 
D . –Chi partecipa alla veglia ne esce rinnovato. In che senso?

 
R. – Si sperimenta una comunione, una gioia della preghiera, anche nutriti dalla Parola di Dio, dai messaggi così umani e profondi che toccano la vita di ciascuno e anche dalle parole del Santo Padre nella raccolta dei brani scelti. E’ un arricchimento che riempie il cuore di speranza e di gioia.







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