Cuba: pubblicato il regolamento per il “Premio Padre Varela 2009”
Nella cornice del triennio che prepara le celebrazioni dei 400 anni della scoperta
e della presenza a Cuba della statuetta della Madonna “Nuestra Seňora de la Caridad
del Cobre” e, al tempo stesso nella prospettiva dell'Incontro nazionale di comunicatori
in programma per il prossimo mese di novembre, l’Unione della stampa cattolica cubana
ha pubblicato il regolamento per poter partecipare al “Premio Padre Varela”. Il prestigioso
Premio viene assegnato al miglior testo giornalistico pubblicato in una testata cattolica
oppure, straordinariamente, ad un giornalista la cui intera opera e produzione abbia
richiamato l’attenzione della Commissione organizzatrice. I testi che saranno presi
in considerazione sono quelli presentati agli organizzatori dall’incaricato diocesano
per le comunicazioni sociali. I partecipanti possono anche non essere credenti. Quello
che il regolamento del concorso valuta con speciale attenzione riguarda i contenuti.
Si valuta se i contenuti siano al servizio della dignità della persona umana e della
vita e quindi se costituiscano un contributo alla crescita della coscienza civica,
della cultura e dell’identità nazionale. Ogni diocesi, tramite la propria giuria locale,
deciderà quali candidati proporre alla Giuria nazionale che sarà formata entro il
10 ottobre dalla stessa Unione della stampa cattolica cubana. Il Premio comporta la
consegna di un’importante somma di denaro al vincitore ma, soprattutto, il riconoscimento
di un contributo culturale rilevante per la vita della nazione. A Cuba la stampa cattolica,
per le decennali condizioni politico-istituzionali del Paese, che tra l’altro potrebbero
cambiare drasticamente nel prossimo Congresso del Partito comunista che si svolgerà
alla fine dell’anno, è solo diocesana. Negli ultimi anni è stato possibile amplificare
i contenuti di numerose riviste e piccoli settimanali cattolici usando il web, ma
senza accesso alla radio e alla televisione, con forti limiti nell’utilizzo della
carta e delle tipografie. Nonostante le concessioni governative degli ultimi tempi,
la stampa cattolica cubana non ha avuto ancora la possibilità di un importante sviluppo.
Il 20 febbraio 2008, Benedetto XVI rivolgendosi ai vescovi cubani a conclusione della
loro visita ad Limina sottolineava: “Cari Fratelli, avete nelle vostre mani la cura
della vigna del Signore a Cuba, dove l'annuncio del Vangelo è giunto cinque secoli
fa e i cui valori hanno avuto una grande influenza sulla nascita della Nazione, ad
opera soprattutto del Servo di Dio Félix Varela (1788 - 1853) e di quel propagatore
dell'amore fra i cubani e fra tutti gli uomini che fu José Martí. In questi valori
vedevano un elemento vitale anche per la concordia e il futuro felice della Patria.
Questa eredità si è radicata nell'anima cubana, che oggi ha bisogno della vostra generosa
sollecitudine pastorale per ravvivarla sempre più, mostrando che la Chiesa, incentrando
il suo sguardo su Gesù Cristo, tende a fare il bene, a promuovere la dignità della
persona e, seminando sentimenti di comprensione, misericordia e riconciliazione, contribuisce
a migliorare l'uomo e la società”. (A cura di Luis Badilla)