2009-06-18 15:25:47

Aperto a Roma il Congresso della Federazione italiana scuole materne


A 35 anni dalla sua istituzione, la Federazione italiana scuole materne (Fism) è riunita da ieri a Roma per il X Congresso nazionale. L'obiettivo è di discutere delle scelte educative e delle attese per il futuro. Ai partecipanti è arrivato anche il saluto del Papa, ieri all'udienza generale, e l'incoraggiamento a continuare l’attività e a sviluppare la presenza sul territorio, concretizzata in 8000 istituti paritari. Le scuole accolgono oltre un terzo dei bambini italiani e senza di esse, spiega il segretario Fism Luigi Morganti, non sarebbe garantito il diritto all’educazione della seconda infanzia. La sua riflessione, al microfono di Gabriella Ceraso.RealAudioMP3

R. – Il Papa ha espresso il suo incoraggiamento, il suo apprezzamento vivissimo per quello che facciamo. Ha richiamato ad un’attenzione maggiore all’educazione e ha invitato a proseguire, come abbiamo fatto in questi anni, consapevole anche delle difficoltà oggettive.
 
D. – Come sintetizzare 35 anni di vita della Fism?
 
R. – Si può riassumere così: la qualità dell’educazione per noi è un dovere, la parità è un diritto che però va acquisito totalmente, anche sul piano economico.
 
D. – Tra le questioni di fondo del Congresso, ci sono le ragioni delle scuole dell’infanzia e soprattutto le scelte fatte in materia educativa. Quali sono?
 
R. – Le ragioni di fondo sono nel servizio. Molte di queste scuole hanno alle spalle oltre un secolo di storia e sono profondamente radicate in queste comunità in cui operano. Il rapporto fiduciario è un elemento culturalmente assai rilevante, nel momento in cui c’è questo riflusso del privato. In secondo luogo, c’è il riconoscimento di una capacità educativa che è la scelta di fondo che proponiamo: è il primato dei bambini e delle bambine, e quindi la scuola e la famiglia al servizio dell’educazione integrale.
 
D. – Gli ultimi dati Ocse sulla scuola: la primaria va meglio della secondaria. Lo stato di salute della materna quale è?
 
R. – C’è una fortissima motivazione nel personale che opera in queste scuole. Devo dire che sulla qualificazione, sull’aggiornamento, sulla sperimentazione, l’indicazione è quella di un ulteriore miglioramento. Ed è questo il motivo per cui chiediamo più fondi per una retribuzione corretta del personale.
 
R. – E’ questa la sfida del futuro per la Fism?
 
D. – Non è solo questa. Si tratta di coniugare, guardando al futuro, la nostra identità, la nostra storia, le nostre radici e quindi di attualizzarle. Si deve mantenere altissima la qualità delle scuole e, ovviamente, si devono compiere passi concreti sulla via della parità scolastica effettiva.







All the contents on this site are copyrighted ©.