Irlanda: l’arcivescovo di Dublino presenta il volume “Chi è il mio prossimo?”
L’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, ha presentato il volume “Chi è il
mio prossimo?”, realizzato dalla Commissione Irlandese per la Giustizia e gli Affari
Sociali (ICJSA). Si tratta di un organismo guidato dal vescovo ausiliare di Dublino,
mons. Raymond Field, e che ha il compito di supportare la Conferenza episcopale d’Irlanda
nella promozione della dottrina sociale della Chiesa. Il libro “Chi è il mio prossimo?”
raccoglie gli atti del convegno organizzato lo scorso febbraio dalla stessa ICJSA
e svoltosi con lo stesso titolo. Il volume contiene anche contributi aggiuntivi che
evidenziano l’importanza della prima enciclica di Benedetto XVI, la "Deus caritas
est", soprattutto nel settore della giustizia, dei diritti umani e dell’educazione.
Presentando il libro, padre Eoin Cassidy, direttore del dipartimento internazionale
della ICSJA, ha ribadito che l’enciclica papale è “estremamente attuale” nel contesto
della crisi finanziaria globale: “Nel proclamare il mistero di Dio, che è amore, e
l’inscindibilità dell’amore di Dio e del prossimo – ha detto il religioso – questa
enciclica fornisce una visione di solidarietà che, da sola, riesce a suscitare quel
tipo di trasformazione sociale richiesta dalla crisi attuale”. “La Deus caritas est
– ha aggiunto padre Cassidy – fornisce le necessarie correzioni agli eccessi del capitalismo.
Una cultura animata dai principi del Vangelo, così come sottolineato nell’enciclica,
dà un contributo unico, ovvero quello di umanizzare la cultura contemporanea. Essa
ha la potenzialità di portare la speranza in un mondo globalizzato, segnato dall’individualismo”.
Quindi, padre Cassidy ha concluso: “Sfidando il principio che vede la gente sottomessa
al mercato con la convinzione che è il mercato a doversi mettere al servizio degli
esseri umani, la Deus Caritas est ha anche la capacità di creare solidarietà tra la
gente e di portare giustizia in un mondo troppo spesso marcato da divisioni economiche
e sociali”. Il libro, diviso in due sezioni, è aperto da una prefazione del cardinale
Seán Brady, arcivescovo di Armagh. (I.P.)