Caritas: alleviare le sofferenze dei civili in Corea del Nord
Alleviare la sofferenza dei poveri più che agire a livello militare: è la soluzione
che sostiene la Caritas per uscire dalla drammatica situazione che si vive in Corea
del Nord. Proprio la scorsa settimana si sono incontrati, a Pechino, i membri di Caritas
Internationalis di Asia, Nord America ed Europa per discutere la situazione nella
penisola coreana tra le crescenti tensioni che la affliggono. Il segretario generale
di Caritas Internationalis Lesley-Anne Knight ha partecipato all'incontro affermando
che “un intervento armato in risposta alle azioni belligeranti della Corea del Nord
provocherà solo una maggiore tragedia umana e aggraverà la sofferenza della popolazione.
La situazione disperata di molti nordcoreani deve essere affrontata dalla comunità
internazionale – ha proseguito la Knight – La maggior parte della popolazione è altamente
vulnerabile e vive in uno stato precario in cui non sono garantite le necessità fondamentali.
Queste persone non dovrebbero essere vittime delle provocazioni del loro governo”.
Le Nazioni Unite – riferisce Zenit che ha ricevuto la comunicazione dalla Caritas
- hanno imposto delle sanzioni alla Corea del Nord dopo che il governo di Pyongyang
ha condotto dei test di armi nucleari e ha affermato che intende rafforzare il suo
programma di armamenti. In questo contesto, la Caritas chiede la denuclearizzazione
della regione per poter sostenere uno sviluppo pacifico, colloqui di pace che propongano
soluzioni pratiche per i nordcoreani, dichiarando inoltre che rappresentano il modo
migliore per evitare ogni escalation che possa portare a un'azione militare. Nei suoi
programmi di aiuto, la Caritas ha dato priorità a bambini, donne e anziani. Per molti
anni l'organizzazione ha fornito assistenza umanitaria ai più poveri in Corea del
Nord, e continuerà a mobilitarsi nei settori della distribuzione di aiuti alimentari,
della sanità e dell'istruzione, coadiuvata dai suoi partner locali e regionali. La
rete Caritas globale lavora attraverso Caritas Corea per coordinare tutte le attività.
La crisi umanitaria in Corea del Nord è sempre più grave. Almeno 8,7 milioni di persone
(su una popolazione totale di 23 milioni) hanno bisogno di assistenza alimentare e
gli aiuti subiranno ulteriori tagli per mancanza di finanziamenti. In molte zone,
le infrastrutture sanitarie ed educative sono vicine al collasso. (A.V.)