2009-06-15 15:34:15

Pakistan: Caritas Internationalis e Pom in aiuto degli sfollati dello Swat


In Pakistan l’insicurezza e la mancanza di fondi sta mettendo a rischio le operazioni umanitarie a sostegno di oltre 2 milioni e mezzo di sfollati, in fuga dai combattimenti tra esercito pakistano e talibani nella zona nord-occidentale del Paese. Lo denuncia oggi Caritas internationalis, ricordando l’appello di 7 milioni di dollari lanciato il 1° giugno per sostenere 385.000 persone. “La risposta agli urgenti bisogni della popolazione pakistana è stata finora inadeguata”, sottolinea la nota. “Il mondo ha dimenticato il Pakistan – afferma Paul Healy, rappresentante in Pakistan di Trocaire (Caritas Irlanda) –. O forse pensa a questo Paese solo in termini di ‘guerra al terrore’ e bombardamenti. Persone innocenti che sono state forzate a fuggire dalle loro case hanno grande bisogno di cibo, medicine e sostegno psicologico”. La maggior parte “ha trovato rifugio presso altre famiglie e solo il 15% vive nei campi”. Le Caritas di diversi Paesi (Pakistan, Svizzera, Usa, Irlanda e Paesi Bassi) stanno fornendo cibo, generi non alimentari, prodotti per l’igiene, tende per cristiani, indù e minoranze sikh a Hassan Abdal e Mardan. Una campagna di sensibilizzazione e di aiuto per gli sfollati di Swat è stata lanciata anche dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Pakistan. Le POM hanno promosso un raccolta di fondi in favore degli oltre due milioni di profughi della Provincia della Frontiera di Nordovest, vittime del conflitto in corso fra l’esercito regolare pakistano e i gruppi militanti talebani. Dando corso all’appello dei vescovi del Pakistan, che hanno chiesto ai fedeli pakistani di mobilitarsi per l’assistenza umanitaria, le POM, su iniziativa del direttore padre Mario Rodrigues, hanno chiesto a tutte le parrocchie e le associazioni cattoliche di indire una raccolta fondi straordinaria, per rispondere all’emergenza in corso, cha sta scuotendo tutto il paese. Nella raccolta sono coinvolti anche bambini e ragazzi, che hanno disposto nelle chiese piccole scatole per le offerte, con il compito di sensibilizzare gli adulti sulla difficile situazione. L’opera delle POM - riferisce l'agenzia Fides - si affianca all’impegno generale della Chiesa pakistana che prosegue senza sosta. I cristiani in Pakistan hanno messo in campo le loro risorse, l’esperienza e le capacità per venire incontro alla drammatica situazione degli sfollati. Attualmente i campi profughi allestiti dalle autorità, in collaborazione con le Ong, sono 27 in sei differenti distretti vicini alla valle di Swat. I volontari cristiani portano assistenza alla popolazione che è in maggioranza musulmana, senza alcuna preferenza o discriminazione. Fra i profughi vi sono anche parte dei 100mila cristiani presenti nella Provincia della Frontiera di Nordovest. (R.P.)







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