2009-06-13 13:48:14

Iran: scontri dopo la rielezione di Ahmadinejad e l'accusa di brogli


I risultati delle elezioni presidenziali iraniane hanno dato la vittoria, secondo i dati ufficiali pubblicati dagli uffici elettorali, al presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad con il 62,6% delle preferenze. Dura protesta invece da parte del candidato rivale, il conservatore moderato Mussavi, che denuncia brogli elettorali e non intende riconoscere la sconfitta: c'è il rischio di una tirannia, ha detto. Preoccupazione ha espresso Israele che chiede alla comunità internazionale di intensificare i controlli sui programmi nucleari iraniani. Intanto nel Pese sono scoppiati i primi scontri. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Manifestazioni di protesta e scontri tra polizia e sostenitori del grande sconfitto di queste elezioni, il 67enne, Mir Hossein Mussavi. Il leader conservatore moderato, considerato dagli osservatori come uno dei favoriti nella corsa alla presidenza dell’Iran ha ottenuto poco meno del 33% dei consensi, mentre il presidente uscente, Ahmadinejad, ha incassato quasi il 63% delle preferenze. Il risultato ha provocato momenti di forte tensione per le strade della capitale iraniana con i sostenitori di Mussavi che hanno inscenato manifestazioni contro presunti brogli e con lo stesso esponente moderato che si è rivolto alla guida suprema Ali Khamenei denunciando irregolarità nelle votazioni. “Non mi arrenderò a questa farsa pericolosa”, ha dichiarato Mir Hossein Mussavi, aggiungendo che il popolo “non si piegherà a chi prende il potere con gli imbrogli”. Per un commento sull’esito di queste elezioni abbiamo raggiunto a Teheran l’inviato de Il Sole 24Ore, Alberto Negri:

 
R. – C’è stata una sorpresa perché, dopo la grande affluenza di voto che si è vista ieri, appariva abbastanza probabile che ci si avvicinasse soprattutto a un ballottaggio tra i due candidati. In realtà, mai un presidente uscente aveva perso quando si era ripresentato per il secondo mandato. Credo che ci sarà da parte di Mussavi una protesta per vie legali e poi vedremo se effettivamente quel movimento che abbiamo visto nei giorni scorsi, l’onda verde, avrà anche delle reazioni di piazza.

 
D. - A questo punto le linee politiche dell’Iran continueranno a rimanere rigide come sono state finora?

 
R. – Le linee più importanti nel campo della politica estera della difesa vengono elaborate dalla guida suprema, da Ali Khamenei, da lui viene l’indirizzo finale. Adesso, con la riconferma di Ahmadinejad, ci troveremo di fronte a un personaggio che conosciamo già. Vedremo se in qualche modo attenuerà i toni rispetto al passato.







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