2009-06-13 15:05:55

Convegno a Terni sul fine vita


Dopo aver dominato il dibattito politico dello scorso inverno, il tema del cosiddetto testamento biologico, viene ora affrontato in un Convegno nazionale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) apertosi ieri a Terni. I relatori (medici e giuristi, ma anche rappresentanti di associazioni di cittadini e di pazienti) hanno cercato di offrire un contributo qualificato al confronto che da alcuni anni si sta sviluppando in Parlamento sulla possibilità di avere una legge sul fine vita, in particolare sulle dichiarazioni anticipate di volontà. Dal canto suo, mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia, nel suo indirizzo di saluto ha chiesto di “evitare in questo campo la doppia onnipotenza, quella del medico che spinge a non tenere in nessun conto la posizione del malato come poteva accadere in passato; e l’onnipotenza del malato che ridurrebbe il medico a un mero esecutore della volontà del paziente”. E il presidente della Fnomceo Amedeo Bianco ha ripetuto il suo invito a puntare su un’etica forte e su un diritto mite, fondato sui princìpi del Codice di deontologia medica. Su tutto il dibattito ha influito la tragedia di Eluana Englaro e la comunità scientifica si è soffermata sul progetto di legge attualmente al vaglio del parlamento. Forte, da parte della maggioranza dei relatori, riporta oggi Avvenire, l’auspicio che si arrivi al più presto a una mediazione normativa. (S.G.)







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