2009-06-12 15:29:09

Ad Assisi serata "Nel nome del Cuore” per finanziare progetti in Kenya e Zimbabwe


Si terrà questa sera ad Assisi la manifestazione benefica “Nel nome del Cuore”, iniziativa di solidarietà ispirata alla carità di San Francesco e promossa dal Sacro Convento della cittadina umbra. La raccolta fondi è destinata quest’anno alla realizzazione di un centro per l’assistenza alle giovani madri e ai loro bambini di Limuru, in Kenya, e al potenziamento delle risorse sanitarie nello Zimbabwe. Ce ne parla padre Enzo Fortunato, responsabile della Sala Stampa del Sacro Convento, intervistato da Eliana Astorri:RealAudioMP3

 
R. – L’appello molto forte parte da Assisi e questa grande raccolta di fondi è per due nazioni martoriate: lo Zimbabwe e il Kenya. Io inviterei subito chi lo desidera a comporre questo numero di telefono: il 48584.

 
D. – L’anno scorso l'iniziativa è stata promossa in favore del Ciad. Perchè quest'anno sono stati scelti Kenya e Zimbabwe?

 
R. – E’ interessante che da sette anni a questa parte ogni anno emerga l’Africa e ogni anno una nazione particolare di questo Continente. Questo cosa ci fa comprendere che l'Africa è davvero il Continente più martoriato. Soprattutto puntiamo su quelle nazioni che i mass media tendono a dimenticare, a non portare all’attenzione dell’opinione pubblica perché sono teatro di situazioni che danno fastidio. Ci preme quindi portare davvero queste tragedie umanitarie all’attenzione del grande pubblico.

 
D. – Quest'edizione prevede un anniversario che riguarda Giotto e Assisi. Ci sono poi gli 800 anni della Fondazione dell’ordine francescano. E’ previsto qualche appuntamento in particolare?

 
R. – Questa settima edizione cade in un momento particolare della storia francescana e cioè gli 800 anni della Fondazione dell’Ordine. Per questo nell'ambito della programmazione della serata ci sono diversi interventi dei nostri francescani, compreso il nostro custode, padre Giuseppe Piemontese. Quest'ultomo riproporrà alcune immagini del Capitolo internazionale delle stuoie che abbiamo vissuto ad Assisi. Si ricordano poi i 700 anni della presenza accertata di Giotto in Assisi. Quindi sarà un momento non solo per cantare la vita, attraverso interpreti della musica italiana, ma anche per riflettere in modo particolare su questi due grandi avvenimenti.







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