Il cardinale Bertone: Pio XII Papa antinazista il cui vero volto è stato oscurato
dalla cattiva coscienza del blocco sovietico
Sulla figura di Pio XII è stata fatta nel secolo scorso una lettura parziale, focalizzata
sul modo in cui il Pontefice si è posto di fronte al nazismo, scegliendo, in silenzio,
di salvare migliaia di ebrei in conventi, monasteri e chiese. E’ quanto ha affermato
il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, intervenuto ieri a Roma alla presentazione
del libro “In difesa di Pio XII. Le ragioni della storia”, un volume - edito da Marsilio
- nel quale il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, ha raccolto
i contributi su Papa Pacelli di studiosi e teologi. Aggiungendo che la Santa Sede
sta lavorando per consentire l’accesso agli archivi della Seconda Guerra mondiale
- anche per far conoscere meglio Pio XII - il cardinale Bertone ha lanciato un appello
perché vengano aperti pure altri archivi e resi noti documenti e faldoni di quel periodo.
Il servizio di Tiziana Campisi:
Un Papa che
ha lasciato diverse Encicliche, che ha preparato il terreno per il Concilio Vaticano
II e che da cardinale ha lavorato al fianco di Pio XI, considerato antifascista e
antinazista. Pacelli, Papa Pio XII, è stato questo, ha detto il cardinale Tarcisio
Bertone, e i suoi presunti silenzi sulla Shoah non sono che una leggenda:
“Penso
ci sia un rigurgito della cattiva coscienza dei russi dell'epoca e la cattiva coscienza
anche delle potenze alleate - perché possiamo ben parlare anche dei silenzi delle
potenze alleate. Non vogliamo fare né apologia né agiografia, ma dobbiamo collocare
ogni Papa, e anche ogni giudizio, nel suo momento storico”. Anche
per Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, autore
di uno dei contributi contenuti nel libro curato dal direttore dell’Osservatore Romano,
le convinzioni che si sono diffuse su Pio XII non concordano con i dati storici:
“Questo
è stato un Pontefice antitotalitario: quando è finita la guerra, lui ha continuato
ad essere antitotalitario fino a che è morto e quindi è stato anticomunista. Ed è
quello il conto che gli viene continuamente ripresentato sotto mentite spoglie”. E
per far luce negli anni bui della storia non c’è che da studiarne le pagine nascoste,
ha aggiunto il cardinale Bertone:
“Siamo alla ricerca
di documenti, vogliamo approfondire i documenti. Tutti chiedono di aprire gli archivi
vaticani durante il periodo della guerra, soprattutto dal 1939 al 1945. Io inviterei
però tutti coloro che possiedono archivi, materiali, faldoni, che tutti aprano gli
archivi e li mettano a disposizione dei ricercatori per una opportuna consultazione.
Noi stiamo lavorando per preparare gli archivi e ci vorrà molto tempo. Noi abbiamo
aperto gli archivi dal 1930 al 1939, il cardinale Pacelli è stato nominato segretario
di Stato il 7 febbraio 1930. Quindi, sono nove anni di vita, di attività accanto a
Pio XI che è considerato il grande Papa dell’antinazismo, dell’antifascismo. Con una
vicinanza, una sinergia e una empatia abbiamo aperto questi archivi: nessun ricercatore
di parte ebraica è venuto a consultare questi archivi. C’è molto materiale da studiare,
da approfondire. Poi si continuerà negli archivi del tempo di guerra”. Solo
il rigore dello studio dei documenti, ha concluso il porporato, potrà svelare il vero
volto di Pio XII.