2009-06-10 16:02:25

L’arcivescovo del Patriarcato di Mosca, Hilarion, interviene sull’unità panortodossa


“E’necessario consolidare l'autoconsapevolezza teologica, scambiare esperienze nell'ambito catechistico ed educativo, formare l'assistenza pastorale e assicurare la partecipazione ecclesiale nell'ambito del lavoro sociale”, si è espresso così, l’arcivescovo di Volokolamsk e presidente del dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Hilarion Alfeyev, che aggiunge: “il compito più importante del dialogo pan ortodosso” resta “la promozione dell'unità della Chiesa preservando la sua santa tradizione”. Nell’intervista al presule, concessa all’agenzia Interfax e ripresa dall’Osservatore Romano, Hilarion affronta gli argomenti nell’agenda della IV Consultazione preconciliare panortodossa, che ha avuto inizio il 6 giugno e che andrà avanti fino al 13 giugno prossimo, presso il Centro ortodosso del Patriarcato ecumenico di Chambésy, in Svizzera. L'incontro, dedicato al tema della diaspora, segue quelli del 1976, del 1982 e del 1986, svoltisi anch'essi a Chambésy. L'unità dell'ortodossia è fondamentale per “elaborare una risposta comune alle sfide che il mondo in rapido cambiamento ci propone” continua l’arcivescovo di Volokolamsk. Tra le forme che esprimono una vera cooperazione panortodossa, Hilarion pone i preparativi per il Grande concilio della Chiesa ortodossa orientale, che “deve tener conto di alcune pressanti questioni che richiedono una decisione panortodossa”. Per sanare le divisioni — sottolinea la guida della Chiesa ortodossa russa — le scelte sono obbligate e passano attraverso il dialogo, la discussione congiunta sui problemi emergenti, la comunione liturgica e la collaborazione in altre attività ecclesiali, la conoscenza delle usanze di ogni tradizione nazionale, il libero scambio di opinioni e le decisioni prese insieme “nello spirito di Cristo, del Vangelo e della tradizione della Chiesa”. La vita e l'ordine di una comunità ortodossa che esiste al di fuori della propria Chiesa ortodossa locale — spiega Hilarion — “sono spesso un riflesso diretto dell'immagine della vita ecclesiale così come si è sviluppata storicamente in seno a tale Chiesa particolare. Assieme alle parrocchie delle varie tradizioni etniche - greca, russa, romena, serba - nella diaspora vi sono parrocchie multinazionali che cercano di andare incontro ai bisogni dei loro fedeli”. Della diaspora ortodossa l’arcivescovo dice: “ha molti volti, così come è vario lo stesso mondo ortodosso”, e “il graduale consolidamento delle diaspore potrà portare in futuro all'emergere di nuove Chiese ortodosse locali”. (A.V.)







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