2009-06-09 12:58:07

Presentati da Rai Cinema quattro documentari su temi di fede. Anteprima per "Verso il Santo Sepolcro", ispirato dagli studi di padre Piccirillo


“Il Viaggio. Itinerari di spiritualità”: si intitola così il cofanetto di quattro documentari sui percorsi di fede prodotti da Rai Cinema. Il progetto, realizzato da Franco Scaglia, presidente di Rai Cinema, è stata presentato stamani a Roma. Nell’occasione, è stato proiettato in anteprima il documentario “Verso il Santo Sepolcro”, tratto dagli ultimi taccuini di padre Michele Piccirillo, tra i più noti archeologi del Medio Oriente e specialista nel campo dei mosaici, scomparso ad ottobre 2008. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

“Io sono dalla parte dell’uomo. Avremmo tutti bisogno di lezioni di umanità”.

Credeva nell’uomo e nella pace, padre Michele Piccirillo. Forse perché viveva in Terra Santa, là dove l’uomo e la pace a volte sembrano dimenticati. Il documentario "Verso il Santo Sepolcro", da lui ideato e voluto, e realizzato con la regia di Luca Archibugi, è un ultimo omaggio a quei luoghi a quali aveva dedicato la vita. Ascoltiamo Franco Scaglia, presidente di Rai Cinema:  
“Questo documentario era un desiderio, da tempo, di padre Piccirillo, di raccontare il Santo Sepolcro nel suo interno, di farlo vedere tutto. Lui ci ha lavorato fino al momento di chiudere gli occhi. Oltre al Santo Sepolcro, ci sono anche tutte le riproduzioni dei Santi Sepolcri in Italia ed anche una visita nella piccola Gerusalemme: perché in Italia, sotto a San Miniato, a San Vivaldo, c’è una piccola Gerusalemme ricostruita in miniatura”.
 
"Verso il Santo Sepolcro" fa parte di un cofanetto di quattro documentari sulla fede e la spiritualità. Il primo, intitolato "Il Viaggio di Gesù" e diretto da Sergio Basso, segue il percorso della predicazione di Cristo, esplorando i luoghi citati dal Vangelo. Il secondo, firmato dallo stesso padre Piccirillo insieme a Luca Archibugi, ha come titolo "Tessere di pace in Medio Oriente" e racconta la storia di tutti i mosaici scoperti in Terra Santa dal grande archeologo, in trent’anni di scavi. Particolare, invece, il documentario "La grazia della parola", di Giorgio Montefoschi, dedicato ai monaci camaldolesi dell’eremo di Fonte Avellana. Ancora Franco Scaglia:  
“Qualcuno immagina che il monachesimo sia un luogo di isolamento, di tristezza. Invece, è un luogo di estrema gioia. Questi monaci sono persone profondamente gioiose e felici di quella scelta: non è una scelta di limitazione, ma è una scelta di grande vita”. 
“Chi a Gerusalemme non crede ai miracoli non è realista”, diceva padre Piccirillo. A poco meno di un anno dalla sua scomparsa, quale insegnamento ci ha lasciato? Ancora Franco Scaglia:  
“Più che insegnamento è un’amicizia che continua ad esserci. Era un uomo di pace, un uomo che riteneva che in quella terra ci fosse posto per tutti. Vedeva prima gli uomini e poi il resto. Quindi, gli uomini sono uomini, al di là delle differenze religiose ed etniche. L’uomo è uomo e quindi va rispettato, qualsiasi religione abbia e qualsiasi colore abbia”. 
(musica)







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