2009-06-06 13:00:48

La Chiesa è esigente con i sacerdoti per amore di Cristo e del popolo di Dio: così il Papa alla Comunità del Seminario francese di Roma


Benedetto XVI ha ricevuto stamani in Vaticano la comunità del Seminario francese di Roma. L’istituzione, fondata oltre un secolo e mezzo fa dalla Congregazione del Santo Spirito, viene affidata ora alla Conferenza episcopale francese. Nel suo discorso per l’occasione, il Papa si è soffermato sui doveri dei seminaristi e dei loro formatori ed ha ribadito l’importanza del ministero sacerdotale per la vita della Chiesa. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

 
L’Anno sacerdotale offre a tutta la Chiesa la possibilità di “scrutare più profondamente l’identità del sacerdozio, mistero di grazia e misericordia”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI nel suo discorso al Seminario francese di Roma. Un’occasione per ribadire il ruolo fondamentale dei sacerdoti nella vita ecclesiale:

 
“La tâche de former des prêtres est une mission délicate...”
“Il compito di formare i preti - ha detto - è una missione delicata”. La formazione che si propone nei seminari, ha aggiunto, è “esigente”, perché alla sollecitudine pastorale dei futuri sacerdoti sarà affidata una porzione del popolo di Dio, “quel popolo che Cristo ha salvato donandogli la sua vita”. E’ bene, ha auspicato, che i seminaristi comprendano che se la Chiesa si mostra esigente con loro è perché si devono prendere cura di coloro che Cristo gli ha affidato. Quindi, ha enumerato le attitudini che devono caratterizzare un futuro sacerdote:

 
“La maturité humaine, les qualités spirituelles...”
“La maturità umana, le qualità spirituali e ancora - ha rilevato - lo zelo apostolico e il rigore intellettuale”. Quindi, il Pontefice ha evidenziato che, per accrescere queste virtù, è importante che i seminaristi ne beneficino per primi attraverso l’esempio dei loro formatori. Ha così ripreso le parole del cardinale Suhard a proposito dei ministri di Cristo:

 
“Eternel paradoxe du prêtre. Il porte en lui les contraires...”
“Eterno paradosso del sacerdote - ha detto il Papa citando il porporato francese - è portatore in se stesso di opposti: concilia, a prezzo della vita, la fedeltà a Dio e all’uomo”. Non ha in mano mezzi politici, diceva il cardinale Suhard, né risorse finanziarie o la forza delle armi, la sua forza è di essere disarmato e di potere tutto in Cristo. “Possano queste parole che evocano così bene la figura del Santo Curato d’Ars - è stato l'augurio del Pontefice - risuonare come un appello vocazionale per i numerosi giovani cristiani francesi che desiderano una vita utile e feconda al servizio dell’amore di Dio”. Infine, l’auspicio che i seminaristi francesi in visita a Roma possano scoprire la grandezza della cattolicità della Chiesa e la sua vitale unità attorno al Successore di Pietro.







All the contents on this site are copyrighted ©.