2009-06-04 13:17:05

Al via in Colombia l'11.ma Riunione della Riial, la Rete informatica della Chiesa in America latina


Con un appello a comprendere con discernimento e al tempo stesso a saper fare uso delle nuove opportunità che la cultura digitale e le moderne tecnologie offrono alle comunicazioni sociali, si sono aperti ieri a Bogotà i lavori della 11.ma riunione della rete informatica della Chiesa in America Latina (RIIAL). L’incontro, che si svolge presso la sede dell’episcopato colombiano, è stato organizzato dal Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali e il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam). “Le ultime tecnologie delle comunicazioni aprono cammini e incoraggiano una nuova cultura”, ha detto mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, al momento dell’apertura dei lavori che si chiuderanno domani. Il presule ha aggiunto: “Sarà nostro compito comprendere sempre di più questa cultura” e perciò “occorre un’indagine approfondita sul suo significato profondo e sul suo impatto sulle coscienze delle persone”. D’altra parte, l’arcivescovo ha rilevato con soddisfazione che proprio la RIIAL è stata pioniera nella comprensione dei mezzi digitali così come nel capire come questi nuovi strumenti possano raggiungere “le persone più umili, i bisognosi, gli esclusi a causa del divario digitale”. Ricordando che la “Chiesa non può essere tale se non è comunicazione”, nel suo caso specifico del Vangelo, mons. Celli ha osservato che la rete latinoamericana, sin dall’inizio, ha cercato di capire fino in fondo come le nuove tecnologie possano essere messe al servizio dell’uomo, della sua dignità e “del dialogo con il mondo”. Ieri, all’apertura, i partecipanti delle 22 Conferenze episcopali della regione hanno ricevuto il benvenuto da parte del segretario dell’episcopato colombiano mons. Fabián Marulanda López, che ha sottolineato che la Chiesa non è indifferente al progresso tecnologico e dunque capisce perfettamente la sua importanza nel processo di evangelizzazione. Mons. Guillermo Ortiz Mondragón, vescovo di Cuautitlán (Messico) si è dichiarato convinto che le “tecnologie digitali consentiranno all’uomo di entrare in una nuova dimensione dell’esistenza” mentre mons. Gregorio Rosas Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador e responsabile della sezione comunicazioni del Celam, ha osservato che la RIIAL “segue il modello di Gesù, il perfetto Evangelizzatore” come disse Giovanni Paolo II. “Questa nostra rete - ha rilevato - ha passione per il Regno e ha compassione per le persone più emarginate”. Domani, nell’ultima sessione si proporranno le conclusioni operative dell’incontro e si dovrebbero definire i diversi servizi che la rete offrirà, sia per quanto riguarda le comunicazioni all’interno della comunità ecclesiale sia nell’ambito della missione propria di questa comunità: l’annuncio di Cristo, del suo Vangelo e della sua vita. (A cura di Luis Badilla)







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