Al via in Colombia l'11.ma Riunione della Riial, la Rete informatica della Chiesa
in America latina
Con un appello a comprendere con discernimento e al tempo stesso a saper fare uso
delle nuove opportunità che la cultura digitale e le moderne tecnologie offrono alle
comunicazioni sociali, si sono aperti ieri a Bogotà i lavori della 11.ma riunione
della rete informatica della Chiesa in America Latina (RIIAL). L’incontro, che si
svolge presso la sede dell’episcopato colombiano, è stato organizzato dal Pontificio
consiglio per le comunicazioni sociali e il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam).
“Le ultime tecnologie delle comunicazioni aprono cammini e incoraggiano una nuova
cultura”, ha detto mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio
delle Comunicazioni Sociali, al momento dell’apertura dei lavori che si chiuderanno
domani. Il presule ha aggiunto: “Sarà nostro compito comprendere sempre di più questa
cultura” e perciò “occorre un’indagine approfondita sul suo significato profondo e
sul suo impatto sulle coscienze delle persone”. D’altra parte, l’arcivescovo ha rilevato
con soddisfazione che proprio la RIIAL è stata pioniera nella comprensione dei mezzi
digitali così come nel capire come questi nuovi strumenti possano raggiungere “le
persone più umili, i bisognosi, gli esclusi a causa del divario digitale”. Ricordando
che la “Chiesa non può essere tale se non è comunicazione”, nel suo caso specifico
del Vangelo, mons. Celli ha osservato che la rete latinoamericana, sin dall’inizio,
ha cercato di capire fino in fondo come le nuove tecnologie possano essere messe al
servizio dell’uomo, della sua dignità e “del dialogo con il mondo”. Ieri, all’apertura,
i partecipanti delle 22 Conferenze episcopali della regione hanno ricevuto il benvenuto
da parte del segretario dell’episcopato colombiano mons. Fabián Marulanda López, che
ha sottolineato che la Chiesa non è indifferente al progresso tecnologico e dunque
capisce perfettamente la sua importanza nel processo di evangelizzazione. Mons. Guillermo
Ortiz Mondragón, vescovo di Cuautitlán (Messico) si è dichiarato convinto che le “tecnologie
digitali consentiranno all’uomo di entrare in una nuova dimensione dell’esistenza”
mentre mons. Gregorio Rosas Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador e responsabile
della sezione comunicazioni del Celam, ha osservato che la RIIAL “segue il modello
di Gesù, il perfetto Evangelizzatore” come disse Giovanni Paolo II. “Questa nostra
rete - ha rilevato - ha passione per il Regno e ha compassione per le persone più
emarginate”. Domani, nell’ultima sessione si proporranno le conclusioni operative
dell’incontro e si dovrebbero definire i diversi servizi che la rete offrirà, sia
per quanto riguarda le comunicazioni all’interno della comunità ecclesiale sia nell’ambito
della missione propria di questa comunità: l’annuncio di Cristo, del suo Vangelo e
della sua vita. (A cura di Luis Badilla)