2009-05-31 13:56:11

Maria e lo Spirito Santo nel discorso del Papa ieri al termine del Rosario nei Giardini Vaticani


L’importanza della Pentecoste è stata ribadita dal Papa anche ieri sera, al termine del Santo Rosario che si è svolto nei Giardini Vaticani, in chiusura del mese mariano di maggio. Nelle sue parole, Benedetto XVI ha sottolineato lo stretto rapporto tra Maria e lo Spirito Santo, invitando tutti i fedeli a seguirne docilmente le ispirazioni. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

(canto: “Mira il tuo popolo”)

 
È un cielo che mozza il fiato e rafforza la preghiera quello che si stende su Roma e i Giardini Vaticani quando inizia la recita del Santo Rosario. Un cielo così bello e profondo che rende grazie al suo Creatore. Tanti i fedeli presenti, ognuno con una fiaccola alzata in onore di Maria e con la preghiera pronta, nel cuore e sulle labbra. A passo lento, percorrono la strada in salita che va dalla Chiesa di Santo Stefano degli Abissini alla Grotta di Lourdes. Lì, ad attenderli, c’è Benedetto XVI. “La grande festa di Pentecoste – dice il Papa – ci invita a meditare sul rapporto tra lo Spirito Santo e Maria, un rapporto strettissimo, privilegiato, indissolubile”, perché “la fede di Maria ‘attira’ il dono dello Spirito Santo”:

"L’intera vicenda della nascita di Gesù e della sua prima infanzia è guidata in maniera quasi palpabile dallo Spirito Santo, anche se non viene sempre nominato. Il cuore di Maria, in perfetta consonanza con il Figlio divino, è tempio dello Spirito di verità, dove ogni parola e ogni avvenimento vengono custoditi nella fede, nella speranza e nella carità (cfr Lc 2,19.51)".

Nel cuore immacolato della Madre, continua il Papa, Gesù ha sempre trovato “un “focolare” acceso di preghiera e di costante attenzione alla voce dello Spirito”, segno di una “singolare sintonia tra Madre e Figlio nel cercare la volontà di Dio”. Poi, il Santo Padre si sofferma sugli ultimi istanti della vita di Gesù, quando, sul Calvario, lascia a Maria l’effusione del suo Spirito e il “grido silenzioso del suo Sangue”, versato per la salvezza del mondo:

"Maria sapeva da dove veniva quel sangue: si era formato in lei per opera dello Spirito Santo, e sapeva che quella stessa “potenza” creatrice avrebbe risuscitato Gesù, come Egli aveva promesso".

In questo modo, continua Benedetto XVI, la fede di Maria finisce per essere un punto di riferimento per i discepoli e per tutti i credenti:

"Nella Pentecoste, la Vergine Madre appare nuovamente come Sposa dello Spirito, per una maternità universale nei confronti di tutti coloro che sono generati da Dio per la fede in Cristo. Ecco perché Maria è per tutte le generazioni immagine e modello della Chiesa, che insieme allo Spirito cammina nel tempo invocando il ritorno glorioso di Cristo: “Vieni, Signore Gesù” (cfr Ap 22,17.20)".

Di qui, l’invito finale del Papa ad imitare la Madre di Gesù:

"Cari amici, alla scuola di Maria, impariamo anche noi a riconoscere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare le sue ispirazioni e a seguirle docilmente. Egli ci fa crescere secondo la pienezza di Cristo, secondo quei frutti buoni che l’apostolo Paolo elenca nella Lettera ai Galati: “Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22)".

(canto:” È l’ora che pia”)







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