Gli Annali “paolini” della Pontificia Accademia di Belle Arti
Sono stati dedicati all’Anno Paolino gli “Annali” della Pontificia Insigne Accademia
di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, prestigiosa pubblicazione che testimonia
delle attività di architetti, pittori, scultori, poeti e scrittori, musicisti e cineasti
che ne fanno parte per nomina del Santo Padre. La presentazione è avvenuta nella Basilica
del Pantheon nel corso di una cerimonia cui ha presenziato il cardinale Andrea Cordero
Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura e promotore
delle celebrazioni del bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti. Una sua
relazione, incentrata in particolare sulle attività realizzate nel triennio 2006-2008
“alla luce dell’Anno Paolino”, è uno dei contributi più significativi del volume.
Libro che peraltro riunisce quelli di altre illustri personalità come il cardinale
Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, del suo attuale
presidente l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, dell’abate dell’Abbazia di San Paolo padre
Edmund Power, del teologo mons. Bruno Forte, dello scrittore Carlo Sgorlon, dello
scultore Guido Veroi (suoi i pannelli della “Porta Paolina” che figura in copertina)
e del presidente dell’Accademia prof. Vitaliano Tiberia. Intanto, sta per essere realizzato
il programma generale di sistemazione edilizia dell’area adiacente alla Basilica Papale
di San Paolo fuori le Mura, redatto dal cardinale di Montezemolo (già architetto
e docente) ed approvato dal Santo Padre Benedetto XVI, il cui progetto esecutivo,
dello studio Muzi, è stato consegnato all’impresa di costruzioni Castelli. Il primo
edificio, che sorgerà su un’area di mille metri quadrati, accoglierà servizi indispensabili
alla vita della Basilica, fra cui il deposito delle quattromila sedie che servono
ai fedeli, oggi accatastate nella navata di sinistra, e un centro ristoro di cui i
pellegrini avvertono la mancanza. Nel piano interrato di questo edificio saranno preservati
e visitabili i reperti archeologici affiorati da un recente scavo compiuto dai Musei
Vaticani e dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana con il contributo della
Basilica. Sarà poi oggetto di una radicale ristrutturazione l’edificio che si trova
nell’area: oggi adibito ad abitazione dei custodi, sarà destinato ad accogliere gli
uffici della Basilica, attualmente ospitati in locali di pertinenza del Monastero
benedettino e sottratti all’area espositiva del Chiostro. (A cura di Graziano Motta)