2009-05-28 15:27:00

Gli Annali “paolini” della Pontificia Accademia di Belle Arti


Sono stati dedicati all’Anno Paolino gli “Annali” della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, prestigiosa pubblicazione che testimonia delle attività di architetti, pittori, scultori, poeti e scrittori, musicisti e cineasti che ne fanno parte per nomina del Santo Padre. La presentazione è avvenuta nella Basilica del Pantheon nel corso di una cerimonia cui ha presenziato il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura e promotore delle celebrazioni del bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti. Una sua relazione, incentrata in particolare sulle attività realizzate nel triennio 2006-2008 “alla luce dell’Anno Paolino”, è uno dei contributi più significativi del volume. Libro che peraltro riunisce quelli di altre illustri personalità come il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, del suo attuale presidente l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, dell’abate dell’Abbazia di San Paolo padre Edmund Power, del teologo mons. Bruno Forte, dello scrittore Carlo Sgorlon, dello scultore Guido Veroi (suoi i pannelli della “Porta Paolina” che figura in copertina) e del presidente dell’Accademia prof. Vitaliano Tiberia. Intanto, sta per essere realizzato il programma generale di sistemazione edilizia dell’area adiacente alla Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, redatto dal cardinale di Montezemolo (già architetto e docente) ed approvato dal Santo Padre Benedetto XVI, il cui progetto esecutivo, dello studio Muzi, è stato consegnato all’impresa di costruzioni Castelli. Il primo edificio, che sorgerà su un’area di mille metri quadrati, accoglierà servizi indispensabili alla vita della Basilica, fra cui il deposito delle quattromila sedie che servono ai fedeli, oggi accatastate nella navata di sinistra, e un centro ristoro di cui i pellegrini avvertono la mancanza. Nel piano interrato di questo edificio saranno preservati e visitabili i reperti archeologici affiorati da un recente scavo compiuto dai Musei Vaticani e dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana con il contributo della Basilica. Sarà poi oggetto di una radicale ristrutturazione l’edificio che si trova nell’area: oggi adibito ad abitazione dei custodi, sarà destinato ad accogliere gli uffici della Basilica, attualmente ospitati in locali di pertinenza del Monastero benedettino e sottratti all’area espositiva del Chiostro. (A cura di Graziano Motta)







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