Celebrazioni in onore della Madonna della Strada patrona dei netturbini romani
Ritrovarsi come comunità di lavoratori in un momento di preghiera e riflessione. Questo
è lo spirito che ha animato le celebrazioni in onore della Madonna della Strada, protettrice
dei netturbini romani, che, per il terzo hanno consecutivo, si sono svolte ieri presso
l’impianto Ama di Rocca Cencia, alla presenza di centinaia di operatori ecologici
e dipendenti dell’azienda municipalizzata del Comune di Roma. Riconosciuta ufficialmente
come Patrona nel 2003, la statua della Madonna della Strada è stata acquistata nel
2007 dai dipendenti dell’Ama ed è ora collocata in uno spazio all’aperto dello stabilimento
di Rocca Cencia, dove ieri pomeriggio si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta
da mons. Luigi Moretti e concelebrata da padre Cristoforo Sironi, cappellano Ama,
e da padre Vincent Pallipadan della parrocchia di Santa Maria della Fiducia. Durante
l’omelia, mons. Moretti ha espresso il suo apprezzamento agli operatori Ama ai quali
“questa città deve riconoscenza per il lavoro profuso”. Al termine della Santa Messa
il presidente di Ama, Marco Daniele Clarke, ha presentato il volume, realizzato dall’azienda
per l’occasione, “La Madonna della Strada. Patrona dei netturbini romani”. Il numero
uno della municipalizzata ha poi ringraziato mons. Moretti per le sue parole ed ha
voluto ricordare che “tutte le notti oltre 1.000 dipendenti, dei quali oltre il 30%
sono donne, lavorano per garantire il decoro della città”. Da sempre venerata dai
fedeli che da ogni parte della cristianità si recavano in pellegrinaggio a Roma, l’immagine
della Madonna della Strada è divenuta, nel corso dei secoli, una delle più amate dai
cittadini romani. Affidata ai gesuiti nel 1537, trovò dimora in una cappella della
Chiesa del Gesù fin dalla sua costruzione. La Madonna della Strada è stata proclamata
ufficialmente Patrona dei Netturbini romani nel 2003, tramite decreto della Congregazione
per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sottoscritto da Giovanni Paolo
II. (M.G.)