Un nuovo allarme per la comunità cristiana in Iraq è stato lanciato nei giorni scorsi
dai vescovi caldei. Da un paio di settimane alcune persone stanno contattando le famiglie
di religione cristiana, soprattutto di Baghdad, e, con la promessa di sovvenzioni
o donazioni, estorcono i dati anagrafici dei componenti per un non ben chiaro utilizzo.
Che cosa si teme da questa iniziativa che coinvolge i cristiani iracheni? Giancarlo
La Vella lo ha chiesto a don Renato Sacco di Pax Christi che spesso si reca in Iraq: