Le parole del Papa sul lavoro: il commento del vicepresidente del Parlamento europeo
Mauro e della direttrice della Caritas cassinate
La gente di Cassino è stata particolarmente colpita dalle parole del Papa sulla disoccupazione.
D’altro canto, la Chiesa locale è da sempre impegnata nel portare aiuto ai bisognosi.
Lo sottolinea la direttrice della Caritas di Montecassino, Rosaria Lauro, intervistata
da Alessandro Gisotti:
R. - Noi
ci avvaliamo soprattutto di un centro di ascolto diocesano dove le persone che vivono
un disagio, vengono per essere ascoltate. Lì ritrovano accoglienza, amore, ed esternano
i loro problemi. Problemi che possono essere materiali, per cui cerchiamo di dare
subito una prima risposta. Lì dove possiamo, dobbiamo entrare in rete con i servizi
presenti sul territorio e con le istituzioni, perché il nostro compito è quello di
stimolare le istituzioni per dar voce a chi non ha voce. Sono in molti a chiedere
lavoro, soprattutto in questo momento. D. – Che cosa fa la Caritas
per chi è colpito dalla crisi economica nel vostro territorio? R.
– La crisi economica è molto presente: cerchiamo di dare qualche risposta, anche se
non sempre è possibile. Abbiamo aperto però uno sportello, un “offro e cerco lavoro”,
soprattutto per quanto riguarda quelle attività di pulizie nei centri commerciali,
nelle abitazioni private, e di servizio anche come badanti, molto richiesto soprattutto
dalle donne immigrate. Per questo, noi realizziamo anche un corso di preparazione,
proprio per rendere le persone più idonee al lavoro. (Montaggio a cura di Maria
Brigini)
Le parole del Papa sull’umanizzazione del mondo del lavoro, pronunciate
ieri a Cassino, hanno avuto ampia eco non solo in Italia. Fausta Speranza ha
chiesto una riflessione su questo richiamo di Benedetto XVI all’on. Mario Mauro,
vicepresidente del Parlamento europeo:
R. – L’Europa
può trovare strategie per risolvere l’emergenza occupazionale solo se sarà capace
di riconoscere le proprie radici, perchè per creare nuove possibilità occupazionali,
superare l’attuale contesto di crisi, occorre soprattutto lottare, a mio modo di vedere,
contro forme di egoismo, e cercare di tutelare in primo luogo i giovani e le famiglie.
Ora la Regola di Benedetto, fatta di lavoro, cultura e preghiera, ha sicuramente contribuito
a tirar fuori l’Europa di un tempo da un periodo di profonda crisi. Il Papa ha riportato
sotto i nostri occhi, quindi, un valido esempio per rispolverare una strategia semplice,
però allo stesso tempo molto efficace: guardare alle nostre radici, mettendo tutti
insieme il peso di cui siamo capaci sulla stessa mattonella, perchè nessuno rimanga
indietro. Credo che questa sia una lezione indispensabile per guardare in questo momento
a ciò che conta.