El Salvador: appello del nunzio per la difesa del matrimonio tra un uomo e una donna
Dopo la presa di posizione della Chiesa sulla difesa del matrimonio eterosessuale
in El Salvador, in particolare dell’arcivescovo della capitale mons. José Luis Escobar
Alas, ieri il nunzio apostolico mons. Luigi Pezzuto ha lanciato un appello ai membri
dell’Assemblea nazionale salvadoregna affinché ratifichino rapidamente i tre emendamenti
della Carta costituzionale (articoli 33, 34 e 35), decisi nella precedente legislatura,
che consacrano come unico e vero matrimonio quello tra uomo e donna. In El Salvador
le riforme costituzionali seguono una procedura speciale infatti, dopo l’approvazione,
bisogna attendere la ratifica da parte della successiva legislatura. E’ quanto accade
oggi su questa delicata materia. Il Parlamento precedente ha sancito le tre riforme
in materia di matrimonio e oggi il nuovo Congresso, eletto nel marzo scorso, dovrebbe
soltanto ratificare le norme ma, nelle ultime settimane, tra le file del nuovo partito
di maggioranza si sono levate alcuni voci contrastanti. Mons. Pezzuto ha reso noto
che, già il 29 aprile scorso, aveva avuto l’assicurazione di un’immediata ratifica
delle riforme costituzionali da parte della nuova Assemblea nazionale. Il presule
ha poi respinto le critiche secondo le quali le nuove norme potrebbero introdurre
una “discriminazione sociale grave” ed ha rilevato che “si tratta di questioni diverse”.
“Rinforzare il matrimonio e dunque la famiglia non ha nulla a che vedere con presunte
discriminazioni”, ha osservato. Ricordando che la Chiesa non esclude mai nessuno,
mons. Pezzuto ha nuovamente sottolineato “l’importanza della famiglia fondata sul
matrimonio”, spiegando che la cura e la difesa di questa realtà sono anche “espressione
dell’amore con cui la Chiesa guarda tutti, senza esclusione”. “Chiedo con rispetto
al Parlamento di sancire presto questi principi”, ha concluso il nunzio che ha espresso
l’auspicio “di poter dare nei prossimi giorni la buona notizia al Santo Padre”. (A
cura di Luis Badilla)