“Gerusalemme unita sarà sempre israeliana”. Con questa netta e ferma dichiarazione,
ieri il premier dello Stato ebraico, Benyamin Netanyahu, ha congelato qualsiasi futuro
negoziato sullo status della città santa per ebrei, cristiani e musulmani, e che rappresenta
uno dei nodi più difficili da sciogliere nella questione israelo-palestinese. Per
qualsiasi modifica su Gerusalemme il parlamento israeliano ha anche fissato una maggioranza
qualificata di 80 voti su 120. Ce ne parla Graziano Motta: