Iraq: liberato insegnante cristiano con l'aiuto di musulmani e capi tribali
In Iraq, è grande la gioia della comunità cristiana di Kirkuk per la liberazione
del giovane insegnante cristiano, Namir Nadhim Gourguis, rapito il 14 maggio scorso,
avvenuta ieri grazie ad una operazione congiunta dell’esercito iracheno e delle Forze
arabe del risveglio. “Oggi è un giorno di festa per la comunità cristiana – ha raccontato
mons. Sako ad AsiaNews – Dopo 8 giorni Namir è libero. Ringraziamo Dio: oggi
la gioia regna sulla comunità cristiana di Kirkuk”. Una liberazione che appare anche
più importante se si considera la fondamentale collaborazione fra la comunità cristiana,
il mondo arabo e i capi tribù che hanno condotto le trattative. La mediazione con
i capi tribù e la collaborazione fornita dagli imam locali si è dimostrata decisiva
per ottenere il rilascio. Ai rapitori non è stato infatti versato alcun riscatto.
Il rapimento è avvenuto la mattina del 14 maggio: un gruppo armato di quattro persone,
ha fatto irruzione nella scuola elementare del villaggio di Ruwaidha – nel sottodistretto
di Al Rashad, a circa 30 km da Kirkuk – sequestrando il giovane insegnante. Fonti
locali avevano spiegato che egli “appartiene a una famiglia semplice e povera”, che
la cifra richiesta dai rapitori era “molto elevata” e i parenti “non erano in grado
di pagarla”. L’intervento congiunto dei capi tribali e religiosi e della Chiesa locale
è un piccolo ma importante passo sulla strada delle riconciliazione nazionale irachena.
(M.G.)